Cleveland Cavaliers

NBA, LeBron James racconta le emozioni del suo ritorno a Cleveland

La notte appena trascorsa è stata sicuramente molto particolare per LeBron James che, con i suoi Lakers, è tornato per la prima volta con la nuova maglia, alla Quicken Loans Arena per affrontare i Cleveland Cavaliers.

Per celebrarlo la dirigenza di Cleveland ha mandato sul jumbotron, in occasione del primo timeout della gara, un video con i momenti migliori dei suoi anni in Ohio.

A differenza di quanto successe nel 2010, al ritorno a Cleveland dopo la prima “decision” anche i tifosi questa volta hanno tutti celebrato LeBron, non più visto come un traditore ma come colui che è finalmente riuscito a portare il titolo a casa.

Queste le parole a caldo del numero 23 dei Lakers:

Putroppo mentre hanno fatto vedere il video Coach Walton stava chiamando uno schema quindi ho dovuto concentrarmi su di lui per evitare di rovinarlo. Ma fortunatamente sono riuscito a vedere la parte finale del video.

È stato tutto diverso rispetto alla volta scorsa, l’ho sentito dal momento in cui siamo atterrati ieri. Io sono una persona diversa, tutti siamo persone diverse rispetto ad otto anni fa, sia nel bene che nel male.

Apprezzo i tifosi tanto quanto loro apprezzano me. Tutte le sere hanno mostrato il loro affetto non solo a me ma anche ai miei compagni in tutti gli 11 anni che sono tato qui, specialmente negli ultimi quattro con tutte le Finals che abbiamo raggiunto, quindi questo è stato semplicemente il mio saluto a loro, che ci hanno a raggiungere cio che siamo riusciti a fare.

Oltre alla partita James ha inoltre visitato, a sorpresa, la sua I Promise School, dimostrando un profondo attaccamento a quella che è diventata e sarà per sempre la sua città, alla quale ha dato tutto sia dentro che fuori dal campo, esattamente come ricordato dal video celebrativo dei Cavs.

È stata una giornata fantastica. Ho potuto passare del tempo con i miei bambini nella mia scuola, ed è stato bellissimo vederli e sentire la loro accoglienza. Poi venire qui stasera e sentire questa accoglienza dopo 11 anni, sentirmi un modello, sentirmi apprezzato da tutti… è stato davvero un momento bellissimo per me e per la mia famiglia. Tutto quello che è successo otto anni fa è passato, ora mi godo il presente e penso al futuro.

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Pubblicato da
Jacopo Cigoli

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