La rivoluzione dei San Antonio Spurs avvenuta nel corso della offseason è avvenuta principalmente con la cessione di Kawhi Leonard, che aveva scosso come un terremoto l’ambiente texano con il suo infortunio.
Il suo successivo rifiuto di rientrare in campo aveva inoltre lasciato delle cicatrici nello spogliatoio Spurs, che a quanto pare, a seguito di domanda sull’importanza nel roster di Patty Mills, l’allenatore Gregg Popovich ha dimostrato come non si siano ancora del tutto rimarginate.
Beh, Kawhi era un grande giocatore, ma non era un leader o altro. Manu Ginobili e Patty Mills erano i leader. Il talento di Kawhi mancherà sempre, ma la leadership non era nelle sue corde in quel momento. Potrebbe divenirlo in futuro, ma Patty e Manu hanno ricoperto questo ruolo per molto tempo, e LaMarcus Aldridge ha fatto molta strada anche in questo senso.
L’MVP delle Finals del 2014 ha giocato solo in nove partite la scorsa stagione a causa di un misterioso infortunio e, secondo quanto riferito, aveva richiesto di essere scambiato lo scorso giugno.
Gli Spurs finirono per cedere di Leonard e Danny Green in cambio di DeMar DeRozan, Jakob Poeltl, e di una scelta del primo round protetta del 2019.
Nella sua prima stagione con i Raptors, Leonard ha già mostrato i segni del giocatore a tutto campo apprezzato in passato nella lega.
In questa stagione, Kawhi Leonard ha una media di 24 punti, 8 rimbalzi e 1 palla rubata su 14 partite disputate.
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