(15-6) Los Angeles Clippers 133-121 Sacramento Kings (10-11)
Vincono ancora i Clippers, che si confermano stabilmente al comando della Western Conference. A farne le spese sono questa volta i Sacramento Kings, che pure hanno venduto cara la pelle ai più quotati avversari.
A partire meglio sono gli ospiti, con un super primo quarto da 42 punti segnati e soli 26 concessi. I Clippers scollinano per la prima volta oltre la doppia cifra di vantaggio con l‘and-one di Marcin Gortat, ben imbeccato da Avery Bradley. LA tira col 71% dal campo, Gilgeous-Alexander è già a quota 11 punti segnati.
Nella seconda frazione si mettono in moto Bogdanovic e Bagley: prima con un canestro a testa, poi con l’alzata del primo per il secondo, i Kings iniziano la lunga rimonta. La tripla di Bogdanovic del 64-56 vale la nuova singola cifra di svantaggio. Allo scadere, Fox penetra rapidamente e alza per la schiacciata di Bagley:
Nel terzo periodo i Kings viaggiano costantemente tra le 5 e le 8 lunghezze di svantaggio. Bagley continua a schiacciare tutto ciò che i compagni alzano a canestro. Harrell schiaccia su assistenza di Lou Williams. Inizia l’ultimo quarto.
Williams ridà la doppia cifra di vantaggio ai suoi, ma la tripla dei Kings riporta la situazione alla “normalità”. Beverley carica allora a testa bassa, subisce il fallo e va in lunetta con l’and-one per il nuovo +12. Bogdanovic non molla però la presa e continua a mordere, rimandando i suoi a soli 4 punti di distacco. I Clippers rubano un pallone, Harris alza per Harrell che segna col fallo, dando un importante spinta verso la vittoria ai suoi:
I Clippers amministrano fino al termine e portano a casa la vittoria. Harris segna 28 punti ed è il miglior marcatore dei suoi. 18 più 6 assist e 3 rimbalzi per Gallinari. Dalll’altra parte bene Bogdanovic e Bagley dalla panchina: il primo con 28 punti e 6 assist, il secondo con la doppia-doppia da 18 punti e 10 rimbalzi.
(13-9) Indiana Pacers 96-104 Los Angeles Lakers (12-9)
Allo Staples Center arrivano gli ostici Indiana Pacers di coach Nate McMillan, attualmente ai piani altissimi della Western Conference, rivelatasi come una delle squadre più solide di questo inizio di stagione, nonostante la lunga assenza di Victor Oladipo. I Lakers sono invece reduci da due sconfitte consecutive, contro Magic e Nuggets.
I Lakers partono in quarta: LeBron segna e smazza assist da stropicciarsi gli occhi, McGee stoppa da una parte e schiaccia dall’altra. Dopo poco più di 4 minuti giocati, i Pacers sono ancora a 0 punti segnati, i Lakers a 13. È Thaddeus Young a far registrare i primi due punti per i suoi, dopo un errore di Javale in pieno stile McGee a tu per tu con il canestro. A 4 minuti dal termine siamo sul 25-6: Indiana sta tirando col 10%, L.A. con l’80%.
I Lakers toccano anche il 42-18 all’inizio della seconda frazione, ma 7 punti in fila di Sabonis iniziano a ricucire un po’ lo strappo. LeBron segna ancora e regala l’assist per la schiacciata di Kuzma:
Indiana però continua a segnare e, grazie alle triple di Bogdanovic prima e Holiday poi, ritorna a -8.
La partita ritorna quindi in totale equilibrio: un’altra tripla di Bogdanovic vale la nuova parità sul 66, quella successiva di Evans il primo vantaggio per i Pacers. I Lakers ritornano però a +8 grazie a Hart e LeBron.
L’ultimo periodo si apre con un Brandon Ingram in grande spolvero, sia in attacco che in difesa. La tripla di James e il successivo and-one valgono il 95-88 Lakers con 4 minuti rimasti sul cronometro. LeBron si carica la squadra sulle spalle nei minuti finali e porta a casa la W a suon di fade-away:
38 punti, 9 rimbalzi e 7 assist a fine partita per lui. Dall’altra parte 20+15 in uscita dalla panchina per Sabonis.
(15-8) Golden State Warriors 128-131 Toronto Raptors (19-4) [OT]
In Canada, a detta di molti addetti ai lavori, va in scena quello che potrebbe essere un antipasto delle prossime NBA Finals. Lo spettacolo è garantito, visto l’altissimo livello delle squadre in campo. Golden State arriva alla sfida ancora senza Curry e Green ma forte delle 18 vittorie nei 21 incontri precedenti contro i padroni di casa.
Ad aprire le marcature sono Damian Jones col jumper da una parte e Pascal Siakam con la tripla dall’altra. Toronto, guidata da un Kawhi Leonard in grande spolvero, approfitta di un paio di palle perse dagli avversari e con la tripla di Kyle Lowry, su assistenza proprio di Leonard, tocca il 20-6. I Raptors sfruttano benissimo i cambi in attacco, dove la vittima preferita è il povero Damian Jones, bullizzato da Kawhi prima e da Ibaka poi. Golden State ha già perso 7 palloni, che hanno fruttato ben 12 punti agli avversari. 38-25 per Toronto il primo quarto.
I padroni di casa viaggiano tra le 10 e le 15 lunghezze di vantaggio, con i 17 punti sul floater di Lowry come massimo distacco. A metà del quarto Golden State sta tirando 4/16, Toronto 6/9. Palla persa/stoppata da una parte e transizione è ancora il leit motiv della gara:
Nel terzo periodo si accende il duello rusticano tra Kawhi e KD. Il primo segna una tripla in transizione e un fade-away in faccia proprio a Durant. Quest’ultimo risponde con una tripla fuori ritmo e con la schiacciata che vale il -8. Nel mezzo, due bombe di Klay Thompson. I Raptors stanno tirando con un ottimo 58% dal campo, quando KD si arresta con i piedi ancora sul logo e lascia partire la tripla senza senso per il nuovo -8.
La partita prosegue alla stessa maniera fino ai minuti finali: prima Jerebko e poi Looney rimettono in carreggiata gli Warriors, il secondo col tap-in del -2. Leonard e Lowry ridanno il +6: inizia quindi lo show di KD. Il 35 segna due triple in fila, una più difficile dell’altra, tocca quota 47 punti e riporta in parità i suoi. Ibaka scocca la tripla, comunque sbagliata, dopo la sirena. Ooooovertime.
Ibaka e Durant si rispondono colpo su colpo, fino al 128-125 per i Raptors. Siakam, in lunetta, sbaglia il secondo libero: Ibaka sporca il rimbalzo e Leonard riconquista la palla. I successivi tiri liberi e la tripla, inutile, di Jerebko stabiliscono la fine della partita.
51 punti, 11 rimbalzi e 6 assist per Durant, 23 per Thompson. 37 più 8 rimbalzi, invece, per Leonard. Strepitoso Siakam, con 26 punti e un irreale 80% dal campo. Tutto il quintetto Raptors va in doppia cifra.