Dopo la vittoria 114-103 sui Dallas Mavericks della notte tra venerdì e sabato (la nona nelle ultime 12 partite), LeBron James ha dichiarato di essere comunque insoddisfatto della performance (sua e dei Los Angeles Lakers in generale).
The King, infatti, ha sottolineato – in un’intervista per Tania Ganguli del Los Angeles Times – i suoi problemi nel primo quarto della gara contro i Mavs.
“Per quanto riguarda me, sono il mio più grande critico. Quindi sapevo già in che tipo di primo quarto mi trovavo e ci ha portato a giocare un basket “povero” in quel primo quarto. (Dovevo) semplicemente premere il pulsante del reset. E quando sono uscito dal campo con due falli, ho schiacciato il bottone del reset. Sapevo già che sarebbe andata molto meglio quando sarei tornato a giocare.”
James ha concluso la partita a 28 punti, 5 rimbalzi e 4 assist, nonostante le “difficoltà” iniziali.
Se da una parte LeBron non è uscito dal campo soddisfatto della partita, dall’altra coach Luke Walton lo era eccome. In particolare, l’allenatore ha elogiato Lonzo Ball per l’aggressività sul piano difensivo.
“Quando arrivi diretto in NBA e sei giovane, dopo solo un anno di college, la difesa è normalmente l’ultima cosa a cui pensi quando sei un’alta scelta al Draft. Ma abbiamo visto l’istinto (di Lonzo) in difesa; era in qualche modo molto più avanti di quanto pensassimo che sarebbe stato su questo lato del campo.”
Con 5 palle rubate delle 8 totali dei Lakers, Lonzo si è dimostrato fondamentale per la squadra di Los Angeles, sebbene sul piano offensivo ci sia ancora da lavorare (10 punti, 5 assist, ma 5 perse contro Dallas).
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