Passato il primo mese abbondante di stagione regolare, i Chicago Bulls, mai davvero al completo, navigano nei bassifondi della Eastern Conference (5-19).
Dopo dieci sconfitte nelle ultime undici uscite, la dirigenza – spesso contestata in tempi recenti – ha deciso nella giornata di ieri di separarsi definitivamente da coach Fred Hoiberg. A sostituirlo sarà Jim Boylen, già all’interno del coaching staff. Accordo fino al 2020, stando a quanto scrive Adrian Wojnarowski di ESPN su Twitter.
REAZIONI
John Paxson ha difeso la scelta fatta lamentando mancanza di spirito da parte del gruppo. Di seguito quanto raccolto da Malika Andrews di ESPN:
“[ La scelta di] starsene qui seduti a pensare di poter migliorare per il solo fatto di recuperare effettivi avrebbe mascherato i problemi emersi. Di conseguenza, non avremmo preso decisioni giuste andando avanti. Abbiamo dato opportunità a Fred e ha fatto buone cose per noi. È tuttavia compito mio e del GM Gar Forman guardare alle fondamenta di una franchigia. Se in questo ruolo non ritieni lo spirito competitivo un elemento cruciale per un’organizzazione o squadra di pallacanestro, sbagli. […] Dobbiamo ritrovare uno spirito a livello collettivo che ci sta mancando da un po’ di tempo.”
A chi faceva notare l’assenza di dichiarazioni ufficiali da parte di Forman, grande estimatore di Hoiberg, Paxson ha risposto seccato:
“Non è stato solo Gar a scegliere di portarlo qui, è una voce falsa. All’epoca fui coinvolto al 100%. […] Lavoro al suo fianco quotidianamente. […] Per quanto riguarda le dichiarazioni, in qualità di executive VP dei Bulls, il ruolo di portavoce spetta a me. […] Non è che lui non voglia parlare. Sono io, per scelta, a interfacciarmi con voi rappresentando l’organizzazione. […] Il suo posto è al sicuro.”
Hoiberg, ex allenatore di Iowa State a livello collegiale, arrivò ai Bulls nel luglio 2015: lascia la franchigia con un record complessivo di 115-155.
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