Joakim Noah potrebbe tornare a calcare un campo NBA a distanza di quasi un anno dall’ultima partita, il 23 gennaio quando giocò 4 minuti in una sconfitta dei Knicks contro i Golden State Warriors. Il figlio del tennista Yannick ha infatti firmato un annuale fino a fine stagione con i Memphis Grizzlies.
Il nazionale francese è da tempo fuori dai progetti della squadra della Grande Mela e dopo che il gm Scott Perry ha provato a scambiarlo invano (tutti gli chiedevano asset giovani di cui non si è voluto privare) le due parti hanno trovato un accordo per il buyout, secondo il quale il giocatore percepirà per intero i $18.5 milioni di questa stagione, mentre i 19.3 della prossima sono strati strechati in tre scaglioni da 6.4 fino al 2022.
L’ex Chicago Bulls aveva firmato con i New York Knicks, sotto la scelerata dirigenza di Phil Jackson, un quadriennale da $72 registrando con la franchigia 4.6 punti di media con 7.9 rimbalzi e il 49% dal campo, un apporto nettamente inferiore a quelle che erano le aspettative dopo gli anni nella Windy City.
Noah andrà ora a fare il back-up di Marc Gasol in una franchigia con delle gerarchie ben precise che sta rendendo alla grande. Sicuramente i ritmi non troppo alti e la pallacanestro molto classica dei Grizzlies potrebbe favorire la graduale integrazione del giocatore, che dal canto suo dovrà dimostrare di avere un buono stato di forma dopo tutto questo periodo di inattività.
Un azzardo sicuramente importante, che però se si considera la cifra spesa per portarsi a casa il due volte All Star, un minimo salariale per i veterani da 1.73M, forse vale il rischio sopratutto se si considera che comunque anche senza il defensive player of the year del 2014 i Memphis Grizzlies stanno ben figurando, forse anche oltre le aspettative di molti, nella ultra competitiva Western Conference.
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