Joel Embiid nei giorni scorsi aveva parlato al Philadelphia Inquirer mettendo a nudo tutta la sua frustrazione per l’utilizzo, a suo dire ingiustificato e ingiusto, molto più limitato del suo ruolo all’interno degli schemi offensivi dei 76ers.
Con parole chiare e dirette aveva espresso, a suo dire, che l’arrivo di Butler aveva cambiato le gerarchie in campo e lui ne stava (e ne sta) pagando le conseguenze sul parquet di gioco.
Dopo 48ore è arrivata la rettifica del lungo dei Philadelphia 76ers che, sempre al giornale di Phila, ha precisato che non è infelice del suo ruolo o della trade che ha portato Jimmy Butler in squadra, ma è triste ed arrabbiato solamente con se stesso. Sembra una retromarcia dettata da armonie di spogliatoio piuttosto che da un pensiero recondito di Embiid, tanto che vicino all’ambiente dei 76ers i più informati parlano di coach Brett Brown arrabbiato per le parole che il suo lungo ha espresso in pubblico ai giornalisti.
Una situazione che ora dovrà essere archiviata per concentrarsi solo sulla stagione in corso, per il bene della squadra, dimenticando il malessere di Embiid che dovrà riuscire a coesistere con eventuali problemi presenti e futuri anche se la vicenda sembra tutt’altro che risolta nel migliore dei modi.
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