Sin da quando i Seattle Supersonics si sono trasferiti nell’Oklahoma per diventare Thunder, le voci di una nuova franchigia nella città si rincorrono e spesso sono i fan dell’NBA tutta ad invocarla a gran voce. I fasti di Gary Payton e Shawn Kemp e dei magici Sonics in grado di dare battaglia ai Bulls di Michael Jordan sono indelebili nella memoria degli appassionati.
Robert Sarver, proprietario dei Phoenix Suns, potrà dare adito a nuove speranze da parte dei vecchi affezionati. Quest’ultimo ha infatti minacciato di trasferire la franchigia nelle città di Seattle o Las Vegas, se il consiglio della città di Phoenix non approverà il piano da 150$ milioni di dollari per rinnovare il palazzetto dei Suns, la Talking Stick Resort Arena. Secondo l’Arizona Republic:
Il sindaco di Phoenix, Thelda Williams, e la consiglieri comunali Laura Pastor e Debra Stark hanno chiesto di ritardare il voto che avrebbe potuto dare il via libera definitivo ai lavori. Questo potrebbe portare allo scontro tra le cariche cittadine e il proprietario della franchigia, che ha minacciato di portarla via dalla città di Phoenix e trasferirla a Las Vegas o a Seattle
Addio Suns?
I dubbi del consiglio comunale deriverebbero principalmente da tre fattori:
A) La proposta di rinnovare l’arena è stata fatta solamente 6 giorni fa e si preannuncerebbe come un lavoro frettoloso.
B) Non è stata data la possibilità di capire l’effettivo impatto economico che avrebbe il rinnovamento, vista l’assoluta mancanza di sondaggi pubblici
C) Non c’è la minima idea del perchè l’arena abbia bisogno di un rinnovamento, visto che il comune non sa come verrebbero eventualmente spesi i 150$ milioni
La minaccia di Sarver suona più quindi come una provocazione, in modo da dare il via ai lavori, piuttosto che una intenzione vera e propria. Lo stesso patron è nato e cresciuto in Arizona: tutto questo rende molto poco probabile un eventuale trasferimento.
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