Nella notte i Denver Nuggets hanno avuto la meglio sugli Oklahoma City Thunder per 109-98, confermandosi così al primo posto della Western Conference. La vittoria però è arrivata non senza qualche problema.
A poco più di trenta secondi dalla sirena finale, infatti, Paul George e Torrey Craig si sono trovati uno di fronte all’altro per una palla a due, con Russell Westbrook e Jamal Murray a prendere posizione vicino l’arco dei tre punti. Appena i due atleti sono venuti a contatto, Westbrook ha spinto il giocatore dei Nuggets, per poi rivolgersi a Nikola Jokic con il trash talking una volta intervenuti giocatori e arbitri per dividerli.
Gli arbitri hanno poi assegnato un fallo tecnico ad entrambi i giocatori.
“Ero al mio posto, ha provato a tagliarmi fuori, poi mi ha spinto” ha dichiarato Murray nel post-partita. “Penso che fosse perché stessero perdendo o qualcosa del genere, non lo so, chiedete a lui. Come ho detto, non ho fatto nulla. Era probabilmente perché stava perdendo”.
Dal canto suo, Russell Westbrook ha risposto sostenendo che:
“Mi stava intralciando. […] Se mi ha detto qualcosa che ha scatenato tutto? Non lo so, ma non importa nemmeno, non vuol dire nulla”.
Anche coach Mike Malone ha espresso il suo parere sull’episodio nel post-partita, essendo intervenuto in prima persona sul parquet per cercare di calmare i suoi giocatori. In particolare, ha spronato Murray a dare il meglio di sé, non facendosi prendere eccessivamente dalle emozioni negative che possono pregiudicare il suo stile di gioco.
“Bisogna semplicemente essere calmi. Siamo sopra di nove con 35 secondi da giocare, e loro magari vogliono provare a farci perdere la concentrazione, fare in modo di prenderci un tecnico. Jamal [Murray] è giocatore emotivo. Può ascoltare le sue emozioni, ma deve fare in modo che prendano il sopravvento”.
“Deve giocare con queste emozioni, come fa di solito. Lo fa quando gioca al meglio. Alcuni giocatori danno troppo ascolto ai propri sentimenti e non riescono a giocare al meglio. Jamal è uno dei migliori giocatori, per me che lavoro in questo ambito da diverso tempo, che quando si lascia trasportare diventa un giocatore migliore”.
“Stiamo sviluppando una personalità. Siamo una squadra giovane che deve fare quello che deve fare. Ora che abbiamo confidenza penso che la tenacia stia cominciando a saltare fuori”.