I New Orleans Pelicans sono stati una delle squadre più attive del mercato NBA in estate per cercare di mettere più talento possibile attorno alla loro superstar, Anthony Davis.
L’ex Kentucky University ha soli 25 anni, ha raggiunto la maturità cestistica e ha dimostrato a tutto il mondo di avere i mezzi per dominare nella NBA. Il problema, se così si può definire, è che i New Orleans Pelicans nell’arco della sua carriera NBA non sono ancora riusciti a costruire un team in grado di competere con i top team sia della east che della west conférence e, da più fonti, si parla di un Davis pensiero al riguardo. Il lungo è arrivato ad un punto cruciale della sua carriera dove potrà decidere se prolungare il contratto con i Pelicans o cercare altri lidi sondando il terreno tumultuoso del mercato NBA. L’effetto domino che si verrebbe a creare, in questa seconda ipotesi, sarebbe molto più grande rispetto a quello avvenuto la scorsa estate con il passaggio di Lebron ai Lakers.
Secondo Adrian Wojnarowski di ESPN, la dirigenza dei Pelicans pensa di aver una squadra più forte rispetto a quella dello scorso anno ma i tanti infortuni stanno condizionando il processo di crescita del team stesso. In una Western Conference mai competitiva come quest’anno, dove quasi tutte le squadre sono in corsa per i playoff , i Pelicans rischiano seriamente di finire la stagione fuori dalle prime 8. Se cosi fosse, l’unica possibilità di rivedere Davis a New Orleans sarà quella di offrirgli un contratto al massimo salariale da 235 milioni di dollari in 5 anni, affidandosi quindi all’arma economica che solo i Pelicans possono utilizzare con questa potenza.
Le squadre che lo accoglierebbero a braccia aperte, in caso di una improbabile crepa, sono tante ma le più probabili restano i Boston Celtics, che potrebbero scarificare scelte e giocatori giovani per arrivare a Davis, ed i Los Angeles Lakers di Lebron che puntano alla creazione di un super-team per cercare di vincere il titolo già nel 2020. Sempre secondo Adrian Wojnarowski:
“I giallo-viola non cederanno le proprie scelte e i propri giocatori giovani di talento durante questa stagione perché vogliono usare questi assets per Anthony Davis. L’obiettivo è portare a termine una trade, prima o dopo la free agency. “
Ancora non è chiaro cosa succederà, ma si prospetta di già un’estate di fuoco per l’intera NBA.
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Anthony Davis, per poter rendere al meglio, in una squadra dove è l'unica vera all star, avrebbe bisogno di un vero play, come Rondo, Rubio, Lonzo Ball al limite, non di Randle, buon giocatore ma utile solo per creare una brutta copia delle "twin towers" (Cousins-Davis), esperimento che era già clamorosamente fallito.
La differenza tra i Pelicans dell'anno scorso e quelli di quest'anno, a parte gli infortuni di Mirotic, è tutta qua: Davis spazia per il fronte offensivo e fa 40 punti, ma perde, perchè gioca per l'MVP, non per vincere le partite.
Secondo me va via a fine stagione, non prima.
Starebbe alla grande a Boston, dove Horford comincia ad essere il punto debole di uno starting five, che dovrebbe lottare per il titolo e dove Jaylen Brown, Rozier e forse anche Hayward, sembrano ormai sacrificabili, così come la scelta dei Kings, quest'anno più forti del previsto.
Davis sta bene anche ai Lakers, ma in realtà non sono poche la squadre che col suo arrivo si trasformerebbero in pretendenti al titolo; tutto sta nella contropartita e le due squadre più titolate dell'NBA, da questo punto di vista, sono una spanna avanti a tutte le altre.