(20-9) Milwaukee Bucks 107-104 Detroit Pistons (14-14)
Vincono ancora i Bucks, questa volta in trasferta nella Motor City, guidati (manco a dirlo) da Giannis Antetokounmpo. Milwaukee comanda nel punteggio in lungo e in largo ma la partita è più combattuta del previsto.
I Bucks, dopo dei primi 12 minuti equilibrati, prendono il largo nel secondo quarto di gioco, guidati dalle schiacciate del greco e di Sterling Brown, proprio in faccia ad uno specialista come Blake Griffin. Quella di Antetokounmpo merita di essere rivista:
Milwaukee va a riposo sopra di una dozzina di punti, ma subisce il rientro dei Pistons nel terzo periodo: Detroit inizia infatti l’ultimo quarto sotto solo di 4 punti ed è decisa a dare battaglia nei minuti finali grazie ad un grande Blake Griffin. Battaglia che effettivamente c’è, ma a vincerla sono i Bucks. Antetokounmpo dà lo strappo decisivo alla partita, prima con l’and-one che vale il +5 a due minuti dal termine e poi ricacciando indietro gli ultimi tentativi di rimonta degli avversari con un’altra schiacciata perentoria.
A fine partita sono 32 punti e 15 rimbalzi per il greco. Per i Pistons da segnalare il losing effort di Griffin, che nella sconfitta dei suoi mette a segno una tripla doppia (19 p, 10 r, 11 a).
(7-24) Chicago Bulls 96-121 Oklahoma City Thunder (19-10)
Come da pronostico, alla Chesapeake Energy Arena non c’è praticamente partita fin dal primo quarto di gioco. Vincono i Thunder per la diciannovesima volta in stagione, grazie ad un’altra grande prestazione.
Come detto, la partita è subito indirizzata già dal primo periodo: a dare un’importante spinta ai suoi c’è Russell Westbrook, che in 8 minuti di gioco è già a 4 punti e 5 rimbalzi. OKC chiude il primo quarto su un parziale di 21-7 e inizia il secondo sulle ali dell’entusiasmo. I Thunder riprendono infatti da dove avevano lasciato e guadagnano altri 11 punti di vantaggio, questa volta guidati da Paul George (23 punti dopo due quarti) e Steven Adams: +20 a metà partita e sfida già ben incanalata sui binari della vittoria. Il terzo ed il quarto quarto diventano pura amministrazione, con Westbrook che fa registrare l’ennesima tripla doppia della carriera.
A fine partita OKC ha ben 6 giocatori in doppia cifra: 13 punti, 16 rimbalzi e 11 assist per il numero 0. 24 per PG. Per i Bulls si salva solo Markkanen.
(20-12) Philadelphia 76ers 96-123 San Antonio Spurs (16-15)
Grande vittoria per i San Antonio Spurs e Gregg Popovich, che impartisce una bella lezione al suo ex assistente Brett Brown. I padroni di casa giocano davvero un’ottima partita.
Il primo quarto è l’unico “vinto” dagli ospiti: Phila chiude infatti avanti di 3 lunghezze guidata dai canestri di JJ Redick. Miglior marcatore per i padroni di casa è invece DeMar DeRozan, già a quota 14 punti.
Gli Spurs riprendono con un’altra solfa e fanno registrare un secondo periodo da 31 punti segnati e soli 17 subiti, guidati stavolta da LaMarcus Aldridge. San Antonio recupera così gli avversari e mette la freccia, andando a riposo sul 60-49. Intanto Gay regala la giocata della sera:
Al rientro in campo a guidare i padroni di casa c’è ancora Rudy Gay, che già si era dimostrato caldissimo nella prima metà di gara. Rudy segna 11 punti nel terzo quarto e risulta decisivo per il 93-71 con cui San Antonio inizia l’ultimo quarto, ormai semplice accademia.
61 punti in 3 per Gay, Aldridge e DeRozan. Bene Bertans con 16 punti dalla panchina. Per Phila non c’è nessuno in grado di scollinare oltre i 20 punti: il massimo sono i 16 di Redick e Simmons.