Secondo diverse fonti alcuni GM avrebbero recentemente contattato Dell Demps, General Manager dei Pelicans, per esprimere costernazione sull’approvazione da parte della Nba dei commenti di LeBron James, che definisce la possibilità dell’approdo di Anthony Davis in quel di L.A. come “incredibile” e “fantastica”.
Il regolamento della lega infatti dichiara che: “Qualsiasi giocatore che, direttamente o indirettamente, attira, induce, persuade o tenta di invogliare a se qualsiasi altro giocatore, allenatore, General Manager che è sotto contratto con altri deve rispondere di tale violazione previa comunicazione da parte di terzi al Commissioner, che valuterà poi la veridicità delle accuse.”
Il fatto che Davis abbia recentemente assunto l’agente di James – Rich Paul – per la sua rappresentanza ha infatti elevato la convinzione che i Pelicans riusciranno a trovare un accordo con i Lakers per cedere The Brow, in quella che eventualmente risulterebbe la trade dell’anno.
Tuttavia, quasi tutte le squadre (e i rispettivi GM) ribattono che il rifiuto della NBA di sanzionare James e i Lakers per i commenti rilasciati stia giustificando l’elevazione di un ambiente “da circo” all’interno della lega, dove ormai tutto è concesso:
“Se queste sono le regole, applicale. Se vuoi spingere Anthony Davis a Los Angeles, se permetti a LeBron di interferire con le squadre, fallo e basta, cambia le regole e ammetti: ‘Siamo nel selvaggio West e tutto è concesso,’
ha dichiarato un GM anonimo della Western Conference.
Devi però fornirci un elenco delle regole che intendi imporre e uno di quelle che, invece, saranno ignorate.”
Leggi anche:
NBA, Anthony Davis apprezza i commenti di LeBron ma rimane concentrato sui Pelicans: “Non mi interessa”
Mercato NBA, Lakers e Sixers resistono all’idea Carmelo Anthony
NBA, Raptors: “Nessuna preoccupazione sul futuro di Kawhi”