Dopo la sconfitta casalinga contro Milwaukee, la terza consecutiva, i Boston Celtics si sono riuniti nello spogliatoio per un meeting di squadra tanto improvvisato quanto necessario.
Così l’ha definito anche Kyrie Irving presentatosi ai microfoni di ESPN nel post-partita:
“Discussione necessaria, davvero. Credo tutti possiate vedere delle falle nel nostro modo di giocare e credo che questo fosse il momento di affrontarle. C’è bisogno di coesione, fiducia. […] Abbiamo dei ragazzi molto talentuosi [a roster], ma siamo più efficaci quando muoviamo il pallone di squadra. Se rimangono pochi secondi sul cronometro dei 24 cominciamo a giocarla in isolamento […] Succede anche a me ed è una sfida difficile, sono il primo ad ammetterlo. […] A essere onesto, non sto avendo il minutaggio e il ruolo che, egoisticamente parlando, vorrei per me […] ,ma l’importante è avere successo come collettivo.
Irving ha invocato a più riprese rinforzi d’esperienza per i Celtics, ma sa altrettanto bene che una cultura vincente non si fonda su un fiume di parole:
Costruire una squadra da titolo, o anche avere l’aspirazione di calcare un certo tipo di palcoscenico, è più facile a dirsi che a farsi. Tutto parte dalle abitudini, dalla nostra preparazione […] dalla fiducia reciproca. È un lavoro su base quotidiana, non andrà sempre tutto alla grande, lo dico da inizio stagione.”
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Intanto, non puoi giocare senza lunghi.
Quando mancano contemporaneamente Horford, Baynes e Morris, i primi tre giocatori nelle nei ruoli di centro e ala forte, non puoi far giocare 37 minuti complessivi a Theiss, Yabusele e Williams, contro una squadra dove basta il solo Giannis a dominare nel pitturato..
Come nella sconfitta contro Phoenix i Celtics hanno preso 19 rimbalzi in meno dell'avversario!
Capisco che Williams sia inesperto, ma non può giocare 8 minuti (e ha fatto 2 stoppate in 8 minuti!).
A parte il problema lunghi, che visto l'età di Horford non si risolverà senza ricorrere al mercato, secondo me si è formata una crepa tra all stars e giovani.
Brown, Rozier e un po' anche Tatum, si vedono ridimensionati, ma sentono di poter fare molto di più e questa partita è esplicativa, visto che proprio Jaylen e Jayson sono stati i migliori in campo, a fronte di una prestazione povera di Irving e Hayward.
Con la schiacciata mostruosa in faccia a Giannis e l'esultanza ingenua, costata un tecnico, Brown voleva far capire al suo avversario che lui può essere ancora quello dei playoff di quest'estate.
Le 8-10 vittorie di fila (non ricordo) avevano ridato carburante e speranza, ma quando ti confronti con le altre contender e ti accorgi di essere inferiore, per i giovani è dura continuare a fare gli alunni diligenti..
La stagione è lunga, ma c'è da chiedersi:
se non arriverà Anthony Davis, con questa squadra i biancoverdi vinceranno mai un titolo?
Arriveranno mai alle finals?
Torneranno a giocarsi la finale di conference?