Curiosità

La playlist di Natale per l’NBA

È già giunto il periodo delle feste natalizie, e la costante invariabile di ogni festa di Natale è la musica: hit dai testi più o meno spensierati ci accompagnano ogni anno da metà novembre in poi. Elvis Presley, Frank Sinatra, Mariah Carey, Michael Bublé.

Così, come noi spettatori abbiamo alcune canzoni preferite, che ricordano specifiche situazioni del passato, felici o tristi che siano, anche i giocatori e i dirigenti NBA si immedesimano in alcune canzoni, soprattutto quando ritornano i grandi classici natalizi. Cosa succede dunque a una star NBA quando ascolta una playlist di Natale? Probabilmente ricorderà aneddoti ed esperienze passati, partite o compagni, pensando anche all’immediato futuro, poiché l’anno nuovo è dietro l’angolo.

Quella che troverete qui sotto è perciò una raccolta di canzoni di Natale pensata appositamente per specifici giocatori, allenatori e dirigenti. Non si tratta di una semplice lista di brani: si parla anche delle loro emozioni, dei loro sentimenti, a cosa probabilmente penseranno mentre ascolteranno la loro playlist natalizia.

In parole povere, eccovi dunque i sette successi natalizi che fanno da sfondo ai pensieri di giocatori e addetti ai lavori e che provano a spiegare cosa succede nella loro testa.

 

Kevin Love

“It Won’t Seem Like Christmas Without You” –  Elvis Presley

Dopo l’approdo di LeBron James ai Los Angeles Lakers, Kevin Love è rimasto solo, abbandonato da The King e Kyrie Irving in una franchigia che nel giro di pochi mesi è diventata lo spettro di ciò che è stata nelle ultime quattro stagioni, precipitando al penultimo posto della Eastern Conference. A complicare la situazione c’è anche l’infortunio al piede, che terrà il giocatore lontano dai parquet NBA almeno fino a gennaio.

Insomma, quello di quest’anno sarà un Natale abbastanza triste per Kevin Love. Quando si è tristi, spesso si prendono le cuffie per ascoltare canzoni che ricordano tempi migliori.

A Natale, dunque, Love apre Spotify e scorrendo la Playlist sul Natale nota It Won’t Seem Like Christmas Without You di Elvis Presley. Il titolo è emotivamente di impatto e perciò cattura la sua attenzione, perché sembra parlare di qualcosa di triste, forse un addio, e nell’ultimo anno Love ha vissuto due addii piuttosto intensi. Il giocatore riflette qualche istante, poi preme su play.

I primi versi che sente sono:

“Oh, it won’t seem like Christmas, dear, without you
For too many miles are between
But if I get the one thing I’m wishing for
Then I’ll see you tonight in my dreams”

Succede spesso, ascoltando alcune canzoni, di pensare che il testo stia parlando proprio di una situazione che abbiamo vissuto in prima persona e che conosciamo benissimo. A volte sembrano essere scritte per noi: la canzone di Elvis sembra essere scritta proprio per Kevin Love. Il brano si apre in modo piuttosto sconsolato: la persona cara – LeBron – non si trova più lì con lui, ma a miglia di distanza – Los Angeles. Al numero 0 dei Cavaliers non resta dunque che sognarlo durante la notte, per alleviare il dolore derivante dalla sua mancanza.

Durante questi primi istanti del brano il lungo dei Cavs prova a resistere, ma più la canzone avanza più si fa cogliere dalla nostalgia, isolandosi su una sedia in disparte nella sua casa dove sta cenando con i parenti, in modo che nessuno possa notarlo per qualche istante. Così ci immaginiamo Kevin Love cantare i quattro versi successivi con la voce che gli si strozza in gola, stretta da un nodo che gli fa malissimo.

“Seems a long time since we’ve been together
It was just about this time of the year
Looks like it’s gonna be snowy weather
How I wish that you could be here”

Sembra essere passata un’eternità da quando i Big Three erano insieme, e la mente non fa che tornare alla partita di Natale del 2016, quando i Cavaliers sconfissero Golden State negli ultimi secondi di gioco proprio grazie a un’ottima prova corale. Di tutto questo, dei bei ricordi e delle vittorie, non resta più nulla, e Love vorrebbe tantissimo che i due giocatori si trovassero ancora qui: al verso “How I wish that you could be here” gli occhi non riescono a trattenere una lacrima che scende lungo il suo viso.

Purtroppo però non si può cambiare il corso degli eventi. Kevin lo sa, e dopo aver passato qualche secondo a meditare si toglie le cuffie, tornando dai parenti: ormai il passato non conta più, per quanto sia stato bello. Bisogna guardare avanti.

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Pubblicato da
Andrea Capiluppi

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