“I’m trying Jennifer”
Origine
Per capire perché un semplice tweet sia diventato un meme bisogna partire dall’inizio, ovvero quando nel luglio 2018 CJ McCollum tiene un intervista con il network televisivo cinese CCTV. Nel corso dell’intervista gli viene chiesto cosa ne pensa di All-Star che si uniscono ai Super Team – riferendosi al recente trasferimento di Cousins agli Warriors – e il giocatore dei Blazers dichiara semplicemente che non farebbe mai una cosa del genere perché “non sono come quei ragazzi, sono cresciuto in modo diverso”.
Così, nelle settimane seguenti i media americani riportano incessantemente le sue parole, fino a quando McCollum non riesce più a sopportare questi continui riferimenti, sfogandosi su Twitter.
“Continuate a riportare vecchio materiale, facendo sembrare che mi stia comportando come una ex rancorosa” scrive il giocatore. “Sono felice, smettetela di farmi sembrare una persona rancorosa”.
Fra le risposte al tweet compare quella di un’utente di nome Jennifer Williams che, conscia del fatto che CJ negli ultimi due anni non ha mai vinto una singola partita di Playoff, gli consiglia di tornare a vincerne una prima di parlare.
McCollum risponde con un laconico “I’m trying Jennifer”: tre parole che racchiudono tutto. In esse si possono trovare la desolazione di chi ci prova incessantemente senza successo, la speranza morente di chi vorrebbe vincere in una Western Conference sempre più competitiva, la consapevolezza di chi ce la sta mettendo tutta, ma non basta comunque.
Quale situazione di tutti i giorni può ritrarre
Qualsiasi situazione in cui risulta difficile far capire agli altri quanto ce la stiamo mettendo tutta per raggiungere un obiettivo.
In quale contesto può essere utilizzato
In realtà è un meme un po’ particolare, poiché fa riferimento a uno specifico episodio, poi declinabile nelle diverse varianti elencate poco prima. Bisogna dunque assicurarsi che i nostri interlocutori mastichino un minimo di basket NBA perché il meme venga compreso appieno.
Un paio di ore dopo l’ultimo allenamento, nella chat WhatsApp della squadra l’allenatore, che è piuttosto esigente, chiede un maggiore impegno alla prossima sessione. Voi e i vostri compagni, però, avete già dato tutto, e più di così è difficile fare: se siete in rapporti amichevoli il meme di McCollum può essere una valida alternativa a un “Sì coach” che non rispecchierà le sue aspettative.