Circa un anno fa, in occasione dell’All-Star Weekend 2018, Paul George era stato accolto a Los Angeles da un’ovazione che l’aveva lusingato. Ora, dopo la firma estiva sul contratto pluriennale che lo lega a Oklahoma City, la situazione si è ribaltata e i tifosi non hanno dimenticato lo sgarbo.
Nella notte dello Staples, in occasione della sfida fra Thunder e Lakers, dagli spalti sono arrivati per lui solo fischi, sin dalla presentazione delle squadre. George ha risposto da campione, mandando a referto 37 punti fondamentali per il successo dei suoi.
Riportiamo le dichiarazioni raccolte da ESPN al termine della gara:
“È stato divertente. Attendo con ansia la seconda partita stagionale dove verrò fischiato, nel Midwest [a Indy ndr.]. Me la sono goduta a prescindere da tutto. Non sono dei fischi a distogliermi dal mio gioco. Non sono l’unico ragazzo dalla California del Sud a non aver giocato qui. Questa è un’organizzazione incredibile e nutro massima stima e massimo rispetto nei confronti del loro front office, della città. È andata così, ma resto un nativo di Southern California. Non mi aspettavo certo di essere riverito. Ero pronto a un’accoglienza del genere, ora passo per il ‘cattivo’ e ci sta.”
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