Enes Kanter, relegato in panchina da coach Fizdale nelle ultime tre partite, vuole vederci chiaro. In settimana è arrivato l’incontro faccia a faccia con il GM Scott Perry, ma il lungo nega di aver chiesto la cessione. Di seguito le dichiarazioni raccolte da ESPN al termine della gara persa in trasferta, contro i Denver Nuggets:
“Non gli ho detto: ‘Scott, scambiami’ perché sto molto bene qui. Per questo motivo, probabilmente, non arriverò mai a formulare una richiesta simile di fronte a lui.”
AMBIZIONE
Il turco non pare però allineato alla politica di chiaro rebuilding messa in atto in casa New York Knicks e non ha mancato di mostrarsi insofferente a un contesto poco competitivo.
Il concetto è stato ribadito una volta di più:
“In fin dei conti, siamo tutti giocatori di pallacanestro che competono a livello agonistico e [personalmente] voglio vincere. Desidero portare questa squadra ai Playoff un giorno. La vittoria è il mio sangue, scenderò sempre in campo per conquistarla.”
La frustrazione è evidente e il giocatore è portato a porsi delle domande:
“Tutta questa rabbia viene dalle continue sconfitte. Non è divertente perdere 12 o 13 partite in fila. […] Ho persino chiesto a Scott: ‘Se fossi nella mia situazione cosa faresti?”
Nel replicare, il GM ha cercato parole di conforto per Kanter, entrato nell’ultimo anno di contratto:
“Tutti nella lega ti conoscono. Da parte nostra sappiamo che sei un ottimo giocatore di pallacanestro. Vogliamo vederti aiutare il gruppo da buon compagno di squadra. […]”
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