Durante la scorsa estate, la scelta di Paul George di firmare nuovamente con gli Oklahoma City Thunder ha lasciato di stucco moltissimi tifosi e addetti ai lavori, già convinti di un suo imminente approdo ai Los Angeles Lakers.
Ciò che però ha più impressionato di tutta questa vicenda è che il numero 13 non avrebbe neppure concesso un singolo incontro ai gialloviola durante la sua free agency, nonostante le lusinghe e l’esplicito interessamento nei suoi confronti da parte di Magic Johnson e Rob Pelinka.
Fortunatamente, nel pre partita dello scontro tra Lakers e Thunder (andato in scena nella notte) è stato lo stesso Russell Westbrook ad illuminare il mondo sul perché della scelta di George, difendendolo a spada tratta:
“Non credo nella differenza tra piccoli e grandi mercati [OKC ed L.A.]… Ovunque tu sia, se stai facendo le cose che dovresti fare, la gente saprà chi sei. Non c’è bisogno d’altro.”
Queste le parole di RW0, secondo Ben Golliver del Washington Post.
Quel che è certo al di là di tutto, è che l’accoppiata dei due All-Star sta funzionando egregiamente in quel della Western Conference, visto il terzo posto momentaneo in classifica dei Thunder (24-13), la consueta tripla doppia di media di Russ (20.7/10.1/10.9) e la miglior stagione in carriera dello stesso George per quanto riguarda punti (26.7), rimbalzi (8.1) ed assist (4.1) a partita.
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