I problemi al tiro di Ben Simmons non sono certo una novità ci verrebbe da dire, nonostante sempre più persone all’interno della lega si aspettino dei netti miglioramenti da lui.
Giusto per darvi un’idea infatti, più del 90% delle conclusioni tentate dal 25 in maglia Sixers – solo in questa stagione – provengono da non più di 3 metri di distanza dal canestro, zona nella quale l’australiano tira con un’eccezionale 61.5%. La musica invece cambia radicalmente se andiamo a considerare quel 10% restante (ovvero i tiri presi ad oltre 3 metri dal ferro), zona in cui The Fresh Prince viaggia con uno scarsissimo 20.5%, visti i soli 9 canestri realizzati su 44 tentativi.
Nonostante però la notevole differenza tra le zone di tiro e gli evidenti limiti ancora insiti nell’ex LSU, tutto ciò non parrebbe essere un grosso problema per Joel Embiid, che invece crede fortemente nel futuro miglioramento al tiro del compagno di squadra:
“Non sta ancora segnando i mid-range con continuità, ma ne prende molti lo stesso. È questo ciò che importa davvero,”
ha detto The Process secondo Keith Pompey del Philadelphia Inquirer.
“Dopotutto, io tiro col 30% da tre e i miei avversari cadono comunque alle mie finte, questo semplicemente perché continuo a prendere i miei tiri con fiducia. Dunque, [Ben] deve continuare ad accettare quei tiri, e prima o poi cominceranno ad entrare.”
In ogni caso mid-range o meno, la seconda stagione di Simmons lo sta confermando come uno dei giovani più elettrizzanti da ammirare sul parquet, vista la sua innata capacità di concludere al ferro e una visione di gioco alla Magic Johnson; abilità per altro che gli conferiscono la bellezza di 16.4 punti, 9.2 rimbalzi e 7.9 assist a sera, il tutto col 57% dal campo.
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