La stella dei Cavaliers Kevin Love lo scorso 24 luglio ha firmato un’estensione di contratto quadriennale da 120 milioni di dollari con Cleveland.
Diverse squadre, però, sono interessate al 30enne e negli ultimi mesi giravano voci su un suo possibile scambio. Considerando i problemi che sta affrontato la franchigia in questa stagione, infatti, molti si aspettano qualche cambiamento al roster prima della trade deadline del 7 febbraio.
Il giocatore, però, non mette piede in campo da ottobre, a causa di un problema al piede sinistro. Secondo Tom Withers di The Associated Press, inoltre, il rientro del prodotto di UCLA sarebbe lontato ancora qualche settimana. Dopo essersi sottoposto a un’operazione chirurgica il 2 novembre, negli ultimi giorni i medici avevano dato l’approvazione perchè ricominciasse alcune “basketball activities“, ma non può ancora correre.
Anche Joe Vardon di The Athletic, che a dicembre aveva dichiarato che il ritorno di Love era previsto per metà gennaio, ha spiegato come sarà difficile che questo accada.
In questa stagione, l’ex Minnesota ha giocato solamente 4 partite e negli ultimi 3 anni ha sempre saltato almeno 20 partite.
Fortunatamente, i continui problemi di infortuni non hanno limitato le sue prestazioni. Nelle poche gare disputate quest’anno, infatti, ha ottenuto 19 punti e 13.5 rimbalzi di media.
Nonostante la terribile situazione dei Cavs (recordi di 8-32, il peggiore dell’intera NBA), Love ha comunque spiegato di voler rimanere a Cleveland. In un’intervista per lo stesso Vardon di The Athletic, infatti, alle domande riguardo a possibili trade (a breve o in futuro), il giocatore ha risposto:
“Mi piacerebbe molto restare qui. Mi piacerebbe semplicemente passare un’intera stagione in buona salute, perchè ho affrontato delle situazioni fastidiose che hanno richiesto del tempo e sono stato un po’ sfortunato. Ma mi piacerebbe giocare qui.”
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Secondo me fa bene a voler stare a Cleveland.
Il suo è un contratto pazzesco, 120 milioni in 4 anni per un lungo trentenne e spesso infortunato sono insieme il frutto del riconoscimento del lavoro fatto in questi anni e dell'eredità raccolta da Lebron e Irving, per i quali erano pronti dei contratti ancora più importanti.. Tutto sommato, in una squadra come i Cavs, un contratto del genere ci sta, per "occupare bene spazio salariale" in attesa della crescita di Sexton e soprattutto di quella che potrebbe essere una delle prime 2-3 scelte di quest anno.
Se arrivassero a Zion Williamson, ma anche a Barret, avrebbero già iniziato la ricostruzione.
Liberandosi a giugno dei contratti pesanti di Thompson, Smith, Clarckson, Dellavedova, Henson, con una "base" di Love, Nance jr, Osman, Sexton e uno tra Williams e Barret, avrebbero già tanto spazio salariale per un all star o qualche buon giocatore giovane e utile e sarebbero già pronti a lottare per un posto ai play off ad est.