I San Antonio Spurs si preparano a tributare un caloroso benvenuto (o piuttosto bentornato) a Tony Parker.
Nella notte infatti il veterano francese farà per la prima volta ritorno, con i suoi Charlotte Hornets, nella città che lo ha visto protagonista di 17 stagioni, coronate da 6 convocazioni all’All-Star Game, 4 titoli NBA, e uno di MVP delle Finals (conquistato nel 2007).
Una storia di successo, che si è interrotta la scorsa estate, quando Parker ha accettato un’offerta di contratto annuale da 10 milioni presentata dagli Charlotte Hornets, lasciando il Texas e gli Speroni. Con il ritiro di Tim Duncan nel 2016 e quello di Manu Ginobili nel 2018, la sua partenza ha sancito la fine di uno dei sodalizi più vincenti e di successo nella storia della franchigia texana, e del basket NBA in generale.
Parker ha sicuramente lasciato il segno nel cuore dei fan di San Antonio, ma anche e soprattutto in quello di coach Gregg Popovich che ha avuto parole al miele per il giocatore francese:
“[Parker] è un ragazzo speciale. Mi sono sentito come un secondo padre per lui nel corso degli anni, e lui è stato come un figlio per me, in ogni senso”
Sembra quindi chiaro che alla AT&T Arena si prepari un’atmosfera molto diversa da quella che ha accolto il ritorno di un altro ex Spurs come Kawhi Leonard, che dopo essere stato scambiato a Toronto questa estate tra le polemiche e al termine di una lunga querelle, è stato impietosamente fischiato dai suoi ex tifosi ad ogni tocco del pallone. Non così per Tony, come ha candidamente dichiarato il play di San Antonio, Patty Mills:
“Riceverà un caldo benvenuto. La città lo ama. L’ha sempre amato, ed è ricambiata… Lui è veramente eccitato per il suo ritorno”
E che il sentimento sia ricambiato è evidente nelle parole che lo stesso Parker aveva rilasciato già all’indomani della sua firma con Charlotte:
“Non sarò sorpreso se avrò le lacrime agli occhi. Gli Spurs saranno sempre casa mia, e San Antonio sarà sempre una grande parte della mia vita.”