Prima del suo atteso ritorno da avversario all’AT&T Center di San Antonio, Tony Parker ha svelato alcuni retroscena della sua sorprendente scelta estiva di lasciare la squadra in cui ha militato per 17 stagioni alla volta di Charlotte.
Nello specifico il francese ha dichiarato a Michael C. Wright di ESPN che gli Spurs sono rimasti sconcertati dalla sua decisione di firmare con gli Hornets perché non hanno mai preso sul serio la possibilità che lui lasciasse la squadra per firmare con un’altra franchigia NBA, nonostante gli avessero prospettato un sensibile ridimensionamento del suo ruolo in favore di Dejonte Murray e Derrick White:
“Non hanno mai creduto veramente che me ne sarei andato. Pop [Gregg Popovich] mi ha detto semplicemente che sarei stato il terzo playmaker, e allora ho dovuto pensare seriamente se rimanere o no. Poi gli ho detto che non sarei rimasto. Penso che davvero non credessero comunque che me ne sarei andato. Penso credessero che avrei fatto come Manu [Ginobili] e sarei rimasto”
A Charlotte, dove sta agendo da riserva della point guard titolare, Kemba Walker, Parker ha invece mantenuto un minutaggio corposo (18.6 minuti a partita per lui, conditi da 9.4 punti e 3.8 assist).