I Celtics hanno perso per 109-102 nella notte, sconfitti dai Brooklyn Nets di un grande D’Angelo Russell. Per i ragazzi di Brad Stevens è la terza sconfitta consecutiva.
A Boston si respira aria di crisi: non è la prima volta che accade. I biancoverdi stanno infatti vivendo una stagione estremamente altalenante e non riescono a dare una reale continuità ai risultati più che positivi ottenuti lo scorso anno.
Kyrie Irving ha provato a spronare i giovani del gruppo, rei di non fare il loro dovere. Marcus Morris, fra le personalità più importanti dello spogliatoio, ha provato a trovare il motivo delle difficoltà della squadra:
“Mentirei se dicessi che abbiamo un’identità”
Aiutarsi a vicenda
Jaylen Brown, secondo i più maliziosi bersaglio principale delle parole di Irving, ha espresso il bisogno di avere un gruppo più unito nei momenti di difficoltà, rispondendo nemmeno tanto indirettamente alle critiche del compagno di squadra:
“Dobbiamo guardarci le spalle a vicenda, alla fine. Non possiamo fare commenti. Non possiamo puntare il dito. Dobbiamo solo continuare a migliorarci l’un l’altro e guardarci le spalle. Se non lo facciamo, se iniziamo a puntare dita, ognuno si chiuderà nel suo piccolo guscio. Dobbiamo continuare a giocare a basket. Dall’alto al basso, non dal basso all’alto”
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Parole sagge di un 22enne...