(19-25) Orlando Magic 115 – 120 Detroit Pistons (19-24)
La nottata dominante di Andre Drummond sul fronte rimbalzi ha aiutato non poco i padroni di casa a sbarazzarsi degli Orlando Magic sempre battaglieri che hanno trascinato la contesa fino all’overtime. In una gara tirata, sono state infatti le carambole offensive tirate giù dal roccioso centro della franchigia di Motown il vero fattore che ha catalizzato la vittoria.
La serata stava per mettersi molto male per gli uomini di coach Dwayne Casey, con Orlando che nel quarto quarto ha recuperato uno svantaggio di 11 punti, grazie soprattutto alla verve di Nikola Vucevic (24 punti e 13 rimbalzi per lui a fine gara) che ha prima riportato sotto i suoi, e poi pareggiato a quota 107 con 2.14 minuti sul cronometro. Il successivo canestro di D.J. Augustin aveva anche portato Orlando con il naso avanti, ma Drummond è riuscito a pareggiare sul filo del rasoio, e Vucevic ha sbagliato un tiro a soli 20.4 secondi dalla fine. La palla della vittoria è stata quindi tra le mani di Blake Griffin, che non è però riuscito a insaccare il tiro sulla sirena.
Nel tempo supplementare sono i Pistons a partire meglio, subito però recuperati grazie a un Terrence Ross particolarmente ispirato (24 punti anche per lui). Poi la partita si blocca a livello realizzativo, con le due squadre che hanno difficoltà a segnare. I Magic chiamano un timeout quando sono sotto 117-115, con 45 secondi ancora da giocare, ma al rientro Vucevic sbaglia un gancio, ed è Detroit, con Griffin (30 punti, 4 rimbalzi e 5 assist al termine) che sigla un layup, a chiudere i conti.
Fondamentali quindi per i Pistons i 22 rimbalzi (11 difensivi e 11 offensivi) di Drummond, oltre ovviamente ai 30 di Griffin, e i 6 uomini mandati oltre quota 13. A Orlando non basta la buona serata di Vucevic e Ross per portare a casa la sfida contro i diretti rivali per un posto ai playoffs.
(33-13) Toronto Raptors 108 – 117 Boston Celtics (26-18)
I Boston Celtics tornano alla vittoria, e lo fanno nel modo meno banale possibile, battendo la franchigia migliore della Eastern Conference.
Dopo una gara equilibrata, nella quale le due compagini si erano più volte sorpassate tra loro, i biancoverdi hanno iniziato l’ultimo quarto di gioco con un terrificante 1/11 dal campo, permettendo a Toronto di mettere la freccia e passare a condurre. A fermare la fuga dei canadesi ci pensa però Aaron Baynes che infila la tredicesima tripla della sua intera stagione per pareggiare a quota 92. Toronto prova più volte a scappare, guidata da Kawhi Leonard, ma viene sempre raggiunta dai padroni di casa. A 4.22 minuti dalla fine della partita il gioco da 3 di Leonard porta Toronto sul 104-100, e da questo momento in poi Boston diventa irrefrenabile.
Prima Jayson Tatum, che segna sei punti in rapida successione, poi Kyrie Irving che ne infila 5, compresa la tripla in faccia a Leonard che ammazza la partita. Toronto non segna più, se non nel finale, a risultato ormai acquisito.
Kyrie Irving vive una serata da leader, con 27 punti e 18 assist, coadiuvato dai 24 di Al Horford e dalla doppia doppia 16 punti e 10 rimbalzi di Jayson Tatum. Ottimo anche, per Boston, il rientro di Baynes (9 punti, 5 rimbalzi e 2 assist per lui) dopo più di un mese di assenza a causa della frattura alla mano. Per Toronto Kawhi Leonard segna 33 punti, e Serge Ibaka aggiunge i suoi 22 con 10 rimbalzi, mentre Kyle Lowry vive una serata altalenante al tiro (solo 3/10 per lui) e contribuisce per 10 punti, 6 rimbalzi e 7 assist, non abbastanza per avere la meglio.
Si tratta di una resurrezione per i Boston Celtics che escono da una difficile settimana, segnata dalle divisioni dello spogliatoio, dalle dichiarazioni poco felici di Irving sull’impegno dei compagni e dalle tre sconfitte in altrettante trasferte contro squadre di caratura inferiore. Riusciranno ora gli uomini di Brad Stevens a dare continuità a questo risultato?