(25-21) Los Angeles Lakers 138-128 Oklahoma City Thunder (26-18)
E’ servito un overtime in quel di Oklahoma City per decretare la migliore tra i Thunder padroni di casa e i Lakers ancora orfani di LeBron James, ormai giunto alla dodicesima assenza consecutiva dal parquet. LeBron non gioca? Nessun problema per i Lakers, almeno per stavolta, dato che in assenza del prescelto ci ha pensato un Kyle Kuzma da 32 punti, 8 rimbalzi, 4 assist e 3 palle recuperate a travestirsi da fenomeno e ad archiviare la pratica Thunder, anche se non senza fatica.
I Thunder erano infatti partiti benissimo ma, dopo aver chiuso il primo quarto in vantaggio per 39 a 27, si sono lasciati sorprendere dal ritorno dei Lakers nella seconda frazione, con i losangelini che si sono rimessi prontamente in carreggiata grazie ad un parziale di 40-24. Gara costantemente in bilico che le due squadre non hanno saputo chiudere prima del termine dei minuti regolamentari: una volta giunti all’overtime però, i padroni di casa si sono sciolti come neve al sole, consentendo ai Lakers di cogliere una preziosa vittoria esterna. Da segnalare tra e fila degli ospiti la doppia doppia di Lonzo Ball – 18 punti e 10 assist per lui – e il career-high fatto registrare da Ivica Zubac in uscita dalla panchina, mentre i Thunder non sono riusciti a capitalizzare la consueta prestazione monstre di Russell Westbrook, che sfiora la tripla doppia con 26 punti, 9 rimbalzi e 13 assist, e i 27 punti, conditi da 7 rimbalzi e 8 assist, messi a segno da Paul George.
(10-35) Chicago Bulls 105-135 Denver Nuggets (30-14)
Se è dall’ormai lontano 8 febbraio 2006 che Chicago non riesce ad imporsi al Pepsi Center, era piuttosto improbabile che questa versione piuttosto rimaneggiata dei Bulls, ben distante dai fasti del passato, potesse insidiare una delle squadre più in forma della lega. Non è bastata infatti la sonora lezione recentemente impartita ai Nuggets dai Warriors per ribaltare il pronostico: la buona difesa orchestrata da coach Malone è riuscita a tenere gli ospiti sotto i 50 punti nel corso del primo tempo, mentre nell’altra metà campo Jokic e compagni imperversavano sui malcapitati Bulls. Al grido di “M-V-P!”, il serbo ha flirtato con la tripla doppia, mandando in archivio l’ennesima prestazione a tutto tondo della sua stagione: 18 punti , 8 rimbalzi e 11 assist per lui a fine partita.
Decisivo ai fini della vittoria anche l’apporto di Jamal Murray, autore di 25 punti e 5 assist ; si è rivisto anche Gary Harris, che al ritorno dall’infortunio ha ben impressionato nei 18 minuti giocati trascorsi sul parquet. Ingabbiato dalla difesa avversaria, Zach LaVine non è riuscito ad andare oltre gli 8 punti messi a segno stanotte; ottima invece la prova di Lauri Markkanen, che mette a referto la doppia doppia da 27 punti e 10 rimbalzi.