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NBA, Dwyane Wade: ovazione per lui nell’ultima a Chicago

Il detto “nemo propheta in patria” non si adatta a Dwyane Wade. La storica guardia dei Miami Heat, giunto alla fine della sua carriera NBA e impegnato in un emozionante “farewell tour“, ha fatto ritorno stanotte per l’ultima volta allo United Center di Chicago, dove ha trascorso una stagione nel 2016-17, prima di fare rientro all’amata South Beach, passando da Cleveland.

Nonostante un rendimento non esaltante nel suo unico anno in maglia Bulls, Wade – che è nativo del South Side di Chicago – è riuscito comunque a rimanere nel cuore dei tifosi che stanotte, al suo ingresso in campo, gli hanno tributato una toccante ovazione, mentre la squadra ha proiettato sui megaschermi un video tributo con tutti gli highlights del Wade in versione chicagoina.

Un addio toccante che, per ammissione del futuro Hall of Famer, è stato speciale rispetto a quello che gli è già stato dato da ben altre 11 città in questa lunga parata finale:

“Sicuramente è stato diverso che in qualsiasi altra città, diverso in senso buono. Ho più legami qui di quanti non ne abbia in qualsiasi altro luogo. Questa è la città in cui sono nato, questo è il luogo dove il mio sogno di essere un giocatore NBA ha avuto inizio”

Nella sua ultima apparizione nel palazzetto dei Bulls, Wade non ha certo lesinato spettacolo ai tanti fans che sono accorsi per vederlo: con 14 punti, 7 rimbalzi e 10 assist in 27 minuti di gioco, Wade ha accarezzato la tripla doppia ed è stato accompagnato dal grido “MVP” alla sua uscita dall’arena.

Anche Erik Spoelstra si è detto soddisfatto della bellissima accoglienza tributata al suo giocatore:

“In queste occasioni speri sempre che tutto possa andare per il meglio, che la tua squadra giochi bene e che si sia in controllo del risultato per il bene del coach, in modo da potergli dare un’occasione di avere l’ovazione che merita. Questo è stato un momento speciale, anche solo vedere come la gente qui nella sua città ha reagito. Se l’è guadagnato”

All’uscita del parquet, Wade è stato circondato dai fan che gli porgevano cappelli, maglie, figurine da autografare, e si è trattenuto a lungo con loro, tra sorrisi e selfie, liberandosi alla fine con una battuta scherzosa:

“Ragazzi, ho le mani stanche dopo tutto questo!”

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Pubblicato da
Simone Simeoni

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