Non è stata la miglior serata della carriera di Luka Doncic quella di domenica notte, quando i suoi Dallas Mavericks sono caduti in casa degli Indiana Pacers per 111-99.
Il giocatore sloveno, candidato forte per il premio di Rookie of the Year, ha faticato fin dall’inizio a trovare ritmo, collezionando una lunga serie di tiri sbagliati (solo 3/14 dal campo) e due falli tecnici che ne hanno comportato l’espulsione nel corso del terzo quarto della partita.
Se il primo tecnico è stato comminato a Doncic alla fine del secondo quarto, per aver protestato animatamente con gli arbitri, il secondo se lo è guadagnato in modo molto banale, calciando il pallone sugli spalti. Ma se il gesto è risultato incomprensibile ai commentatori USA, Doncic ha spiegato di non sapere che quel tipo di azione avrebbe comportato il secondo tecnico e la sua espulsione.
“Non volevo calciare la palla sugli spalti. Non sapevo che la regola dicesse che se va sugli spalti vieni espulso. In Europa il regolamento è diverso, non sapevo che la regola fosse così”
Il Rulebook NBA infatti recita:
“Ai giocatori non è permesso per nessuna ragione di lanciare, calciare o mandare la palla sugli spalti intenzionalmente. Ogni violazione di questa regola causerà un fallo tecnico. Si noti anche che se il pallone arriva sugli spalti con forza il giocatore verrà espulso”
Nonostante non conoscesse la regola però, Doncic si assume la piena responsabilità del suo gesto:
“So che è stata colpa mia. Oggi ho imparato una cosa nuova”
Sull’accaduto si è espresso anche Rick Carlisle, dopo averne parlato direttamente con Doncic:
“Ne abbiamo parlato dopo la partita concentrandoci soprattutto sul perché queste situazioni debbano essere evitate per il bene della squadra, non solo per il suo”