(22-25) New Orleans Pelicans 105 – 85 Memphis Grizzlies (19-28)
La partita tra i Pelicans, orfani di Anthony Davis, e i Memphis Grizzlies, dura praticamente un solo quarto e poco più.
La prima frazione infatti si chiude a favore dei padroni di casa (28-21), ma la difesa degli uomini di coach Alvin Gentry (che tengono Memphis al 38% dal campo nel corso della partita) e l’ottimo apporto di Jahlil Okafor, che sostituisce Davis nello starting five e gioca la miglior partita della sua stagione, cambiano presto le carte in tavola.
New Orleans vola e, dopo aver superato Memphis nel secondo quarto, non si volta più indietro, aumentando il vantaggio fino al +20 finale. Nonostante l’assenza di AD23, i Pelicans dominano anche a rimbalzo 50-35, e tirano con il 51% dal campo nel secondo tempo, demolendo le fragili difese dei Grizzlies ormai allo sbando.
Persa tra l’incapacità di reagire e le faide interne tra i giocatori, Memphis non riesce a rialzarsi, e nemmeno il contributo dei due pilastri della squadra, i mai domi Marc Gasol e Mike Conley riesce a tirare in qualche modo su il morale degli uomini del Tennessee.
Alla fine sono 21 punti a testa per Jrue Holiday e Nikola Mirotic, mentre Julius Randle ne mette 20 con 12 rimbalzi, e Okafor 20 con 10 rimbalzi e un ottimo 9/11 al tiro.
Dall’altra parte, oltre ai 22 con 8 rimbalzi e 6 assist di Gasol e ai 20 con 8 assist di Conley, c’è solo il deserto.
(22-23) Miami Heat 99 – 107 Boston Celtics (29-18)
I Boston Celtics ospitano i Miami Heat a pochi giorni dal sorprendente upset dell’American Airlines Arena, e Kyrie Irving e compagni tengono subito a mettere in chiaro che cercano vendetta.
Nel primo quarto i biancoverdi cercano già di scappare, chiudendo a +10 sugli uomini di coach Erik Spoelstra (33-23), che però sono in grado di recuperare lo svantaggio nella seconda frazione e arrivare all’intervallo lungo sul 50 pari. Nel terzo quarto però Boston cambia marcia: i Celtics aprono con un parziale fulmineo di 9-0 in un 1.39 minuti, e poi , dopo una tripla di Tyler Johnson, continuano a martellare la difesa Heat, segnando a ripetizione e portandosi velocemente sul 70-56. Miami annaspa e Boston ne approfitta, colpendo duro e mettendo a segno un altro parziale da 12-4 che chiude i conti del terzo quarto sull’87-68. Nella terza frazione gli uomini di Brad Stevens hanno tirato con un irreale 72.7% dal campo (16/22).
Ma Miami non si sente battuta, e nell’ultimo quarto prova a rientrare, riducendo rapidamente i 19 punti di svantaggio fino a portarsi sul 99-94, a 4.30 minuti dalla fine della partita. E in quel momento sale in cattedra Kyrie Irving, che nei successivi tre possessi segna altrettanti canestri, annullando le velleità degli uomini di South Beach.
Irving chiude con la doppia doppia da 26 punti e 10 assist, mentre Jayson Tatum ne mette 19, Al Hordorf 16 con 12 rimbalzi e Marcus Morris 17. Miami vede in Dion Waiters e Derrick Jones jr i suoi migliori giocatori con 18 punti a testa, entrambi dalla panchina. Anonima la prova di Dwyane Wade che segna 8 punti con un non proprio eccitante 3/10 al tiro.