Nonostante avesse subito un infortunio nelle ultime battute della partita di mercoledì scorso contro gli Atlanta Hawks, Chandler Hutchison ha giocato comunque 41 minuti nel match di venerdì contro i Los Angeles Clippers. Al termine della partita però, i Chicago Bulls sono stati costretti ad annunciare che il rookie rimarrà fuori tra le 2 e le 4 settimane.
Nonostante tutto Hutchison ha dichiarato che non si pente di aver giocato sul dolore e che non crede che l’averlo fatto abbia potuto in qualche modo peggiorare il suo infortunio. Il prodotto di Boise State sapeva, come lo sapeva lo staff medico dei Bulls, di aver subito quella piccola frattura, ma dal momento che non aveva avvertito dolore prima della partita di venerdì, ha deciso di giocare lo stesso. E del resto l’infortunio non sembra aver influito molto sulla sua prestazione: Hutchison ha fatto registrare proprio venerdì la prima doppia doppia della sua carriera NBA.
I giornalisti hanno anche chiesto a coach Jim Boylen perché abbia lasciato il rookie sul parquet per 41 minuti sapendo dell’infortunio:
“Il ragazzo vuole giocare. Ora è un titolare nella NBA, è il suo sogno. E ovviamente può funzionare bene anche così. Gli do credito per aver combattuto tutto questo.
Si tratta di un infortunio unico in una zona unica che evidentemente non ha avuto ripercussioni sul suo gioco, ma dopo la partita gli ha causato dolore. Potrei paragonarlo alla Osgood-Schlatter se qualcuno l’ha avuta da bambino. Mentre giocavi non ti dava problemi. Quando avevi finito di giocare faceva male. Ci passiamo tutti. Sono fiero di Hutch”