(21-28) Washington Wizards 119-132 San Antonio Spurs (29-22)
Grande vittoria degli Spurs che scollinano oltre i 130 punti segnati ed abbattono i capitolini che pur giocano una partita gagliarda.
Il primo quarto di San Antonio è decisamente positivo: i texani guadagnano 10 punti di vantaggio sugli avversari grazie all’ottimo inizio di serata di LaMarcus Aldridge, già a quota 10 punti dopo i primi 12 minuti.
Gli Wizards però non ci stanno e sfoderano un secondo quarto da antologia: gli ospiti hanno aperto un parziale di 11-2 dopo l’and-one di Satoransky ma continuano a martellare. Jeff Green continua ad essere mortifero dall’arco, segnando triple a ripetizione, mentre Bradley Beal porta a spasso la difesa degli avversari come e quando vuole. Il secondo quarto dei capitolini recita 43 punti segnati.
Popovich sbrana evidentemente i suoi negli spogliatoi, visto il tutt’altro piglio con cui gli Spurs scendono in campo nel terzo periodo: Washington si ferma a soli 17 punti segnati (vs 29 avversari) e non riesce più a ricucire lo svantaggio nemmeno negli ultimi 12 minuti.
30+9+6 per Aldridge, 21 per Bertans dalla panchina. 7 giocatori in doppia cifra per gli Wizards.
(20-30) Orlando Magic 98-103 Houston Rockets (29-20)
Ancora una volta, James Harden. Il Barba continua a trascinare i Rockets nell’agguerritissima Western Conference a suon di quarantelli. Da segnalare il rientro di Chris Paul.
Eppure a partire (decisamente) meglio sono i Magic, che grazie ad una difesa davvero ottima stoppa (letteralmente e non) ogni tentativo degli avversari. La difesa si trasforma in attacco e Orlando chiude sul 34-18 i primi 12 minuti.
I Rockets si risvegliano nel secondo quarto, grazie alla straripante energia di Faried, rinato dal suo arrivo a Houston. CP3 lo imbecca bene, mentre Harden continua a essere micidiale sullo step-back da 3 punti. Lo svantaggio è ridotto a 8 lunghezze a metà partita.
Al rientro in campo Houston fa affidamento sul tiro pesante di Eric Gordon ma non riesce mai a riavvicinarsi in maniera definitiva agli avversari, sempre a 7-8 punti di vantaggio. La rimonta definitiva parte nel quarto ed ultimo periodo: CP3 continua a servire in maniera ottima i compagni, Gordon su tutti, mentre Harden è già oltre quota 30 punti per la 23esima volta consecutiva. HOU arriva sul +3 a 30 secondi dalla fine e un bellissimo step-back, stavolta da due punti, di Harden chiude definitivamente la contesa.
40+11+6 per il Barba, 23+10 per Aaron Gordon e 19+17 per Vucevic.
(35-13) Milwaukee Bucks 112-118 Oklahoma City Thunder (31-18)
Indubbiamente il match di cartello della notte. I Thunder accolgono fra le mura della Chesapeake Energy Arena i Bucks e li sconfiggono dopo 48 minuti di fuoco.
L’energia di OKC è straripante sin dal primo quarto: PG è subito caldo da dietro l’arco, Grant chiude al ferro con grande decisione. Miglior marcatore è Terrance Ferguson, che cresce di partita in partita, con 8 punti. Thunder a +6.
Pronti via e i padroni di casa riprendono da dove avevano lasciato poco prima: il secondo quarto si apre con l’alley-oop chiuso da Noel su assist di George. La difesa di OKC è davvero forte: Noel stoppa e lancia Nader in contropiede. Ma al comando c’è sempre lui, PG: il numero 13 chiude a 21 punti, 8 rimbalzi e 5 triple dopo due soli quarti di gioco.
Milwaukee prova a scuotersi dopo due quarti di grande difficoltà: a suonare la carica c’è Antetokounmpo, che segna due (!) triple di fila. I Bucks aprono un parziale di 18-3 e provano a rifarsi sotto, toccando il -7 sulla tripla di Middleton. Il parziale che chiude il terzo periodo è di 19-7.
Milwaukee continua a viaggiare sui 7-8 punti di distacco per tutto l’ultimo quarto ma non riesce a riagganciare definitivamente i Thunder, che recuperano la stessa intensità dei primi due quarti almeno dal punto di vista difensivo. Tanto basta per vincere.
36+13 per PG, tripla doppia da 13+13+11 per Westbrook. Per i Bucks 27+18 di Giannis e 22 di Middleton.