La guardia dei Boston Celtics, Jabari Bird è comparso ieri di fronte alla Brighton Municipal Court per rispondere alle accuse di violenza domestica e minacce avanzate contro di lui dalla sua ex fidanzata.
Bird si è dichiarato non colpevole. Secondo l’accusa l’ex fidanzata del giocatore avrebbe riferito alla polizia che durante una discussione a casa sua nel settembre scorso Bird l’avrebbe soffocata, picchiata dandole calci nello stomaco e chiusa dentro il bagno. Inoltre, secondo quanto dimostrerebbero alcuni documenti in possesso della corte, Bird avrebbe minacciato la sua ragazza dicendole “prova a dirlo a qualcuno e non mi importa dove sarai, ti troverò e ti ucciderò”.
Accuse molto gravi, alle quali i Celtics avevano risposto con un comunicato a settembre:
“Ciò che è più importante è che i nostri pensieri sono per la vittima di questo evento. L’organizzazione dei Celtics deplora la violenza domestica di ogni tipo e siamo profondamente disturbati dalla accuse contro Jabari Bird. Ai sensi della politica sulla violenza domestica contenuta nel contratto di lavoro della NBA questioni di questo tipo devono essere gestite dall’ufficio della lega, non dalla squadra, quindi i Celtics lavoreranno tanto con la lega quanto con le autorità locali nelle indagini in corso. La squadra non rilascerà ulteriori dichiarazioni per ora”
La prossima udienza per Bird è prevista per il 13 febbraio.
I Celtics avevano draftato il giocatore nel 2017 con la scelta #56. Se il team dovesse decidere di tagliare Bird in seguito alle accuse dovrà anche corrispondergli l’intero importo del suo contratto garantito (1.35 milioni $), a meno che la lega, in base all’andamento della procedura legale, non decida di rendere nullo il contratto.