Mike Budenholzer torna ad allenare all’All-Star Game dopo l’esperienza nell’edizione newyorkese del 2015. Nella notte i suoi Milwaukee Bucks (record aggiornato 37-13) hanno infatti sconfitto i Toronto Raptors (37-16) nello scontro ai vertici della Eastern Conference e il successo è stato sufficiente per staccare il collega esordiente Nick Nurse, rimasto in corsa fino all’ultimo.
TRAGUARDO
Budenholzer ha accolto la notizia con soddisfazione:
“È un grande onore. Dice molto sulla qualità della nostra squadra perché sono i giocatori a mettere l’allenatore nella condizione di far bene. Sono davvero grato a tutto il nostro roster e a tutti i ragazzi. È un riconoscimento anche nei confronti degli assistenti e ciò che fanno per me è alquanto speciale. Siamo insieme da molto tempo quindi sono felice al pensiero di potermi godere il momento con loro.”
I Bucks saranno dunque degnamente rappresentati, in campo e in panchina. Giannis Antetotunmpo, capitano di una delle due formazioni, non ha nascosto un certo orgoglio:
“É sempre bello prendere parte all’All-Star Game, ma ora ci sono anche Khris e il coaching staff. Sei accanto alla tua gente ed è una gran cosa per la città di Milwaukee. Sarà divertente. Khris Middleton se lo merita davvero, si è sacrificato molto per la squadra. Siamo compagni da sei anni e non ho mai visto, da parte sua, un sorriso così luminoso. Sono felice per lui.”
Middleton, che non vuole rompere l’incantesimo, ha lanciato un segnale anche per il futuro. Di seguito le dichiarazioni raccolte da Malika Andrews di ESPN:
“Giannis è qui dal suo approdo in NBA e non ha mai fatto sospettare di volersene andare. Da quel che ho sentito vuole chiudere con i Bucks la sua carriera e lo stesso vale per me. Non è una questione di mercato in termini commerciali, ma di valori tecnici e di squadra. L’organizzazione ha fatto di tutto per metterci in questa posizione.”
Nel 2015 Budenholzer, allora ad Atlanta, guidò la selezione della Eastern Conference con a roster ben quattro giocatori di quegli Hawks ( Al Horford, Kyle Korver, Paul Millsap e Jeff Teague). Il gruppo a fine anno raggiunse quota 60 vittorie e l’allenatore vinse il premio di Coach of the Year.
A ovest la sfida per la panchina di Team LeBron è ancora aperta: in lizza Steve Kerr e Mike Malone. Golden State conserva un vantaggio risicato sui primi inseguitori.
Leggi anche:
Mercato NBA, ufficialità Porzingis-Dallas: le reazioni
NBA, Alvin Gentry difende la proprietà dei Pelicans: “Non ci trattano peggio dei Saints”
Kyle Kuzma si sente meglio e parla delle voci di mercato