(39-16) Toronto Raptors 119 – 107 Philadelphia 76ers (34-20)
Partita di altissima classifica nella Eastern Conference, con i Toronto Raptors che, grazie anche a Kyle Lowry, hanno infine ragione dei Philadelphia 76ers.
Toronto parte molto forte e segna 40 punti nel solo primo quarto, cavalcando un Kyle Lowry particolarmente ispirato nonostante le voci di una possibile trade che potrebbe portarlo lontano dal Canada. Philadelphia è atterrita e non riesce a rispondere alla furia dei Raptors, che continuano ad aumentare il loro vantaggio man mano che passano i minuti. Durante il secondo quarto Toronto arriva anche a +21, ma all’alba dell’ultima frazione di gioco la partita è sul +18 in favore dei canadesi (100-82). Joel Embiid però non si dà per vinto e segna 12 punti in tre minuti, permettendo ai suoi di tornare a tiro (108-101) con 6.59 minuti ancora sul cronometro. Il pubblico si esalta, ma -7 è il minimo svantaggio che Philadelphia riesce a raggiungere nell’ultimo quarto. Toronto controlla attentamente la partita e ottiene la vittoria senza troppe paure.
Kyle Lowry chiude con 20 punti e 6 assist, mentre Kawhi Leonard ne infila 24 con 7 rimbalzi e Serge Ibaka fa registrare una doppia doppia da 20 punti e 10 rimbalzi. A Philadelphia non basta la 44esima doppia doppia stagionale di Joel Embiid (37 punti e 13 rimbalzi), a cui si aggiungono i 20 punti di Ben Simmons e i 14 di Jimmy Butler.
(25-27) Miami Heat 118 – 108 Portland Trail Blazers (32-21)
I Miami Heat tornano a una sudatissima vittoria, che interrompe una striscia di 3 sconfitte consecutive e tiene vive le possibilità della squadra di South Beach di correre per i playoff. I Blazers non riescono a sfruttare il rientro di Jusuf Nurkic.
Gli Heat prendono il comando delle operazioni a partire dal primo quarto, guidati da un insolitamente loquace Hassan Whiteside, e si portano in vantaggio, continuando ad accumulare punti con il passare dei minuti, nonostante vari tentativi dei Blazers di chiudere il gap, e arrivando all’alba dell’ultima frazione vantando un solido +15. I Blazers però non si danno per vinti e grazie a un parziale di 9-2 coronato dalla tripla di Seth Curry, recuperano lo svantaggio portandosi sul 96-88. Gli Heat non sono nuovi agli sprechi, e il cambiamento di inerzia preoccupa tutti i fan di Miami: Portland si fa sempre più vicina e arriva anche a -1 (101-100) dopo la tripla di C.J. McCollum a 6.54 minuti dalla fine, prima che James Johnson insacchi un tiro dalla lunga distanza che dà un po’ di respiro agli uomini di Erik Spoelstra. Mayers Leonard segna a sua volta una tripla, tornando a preoccupare Miami, ma un canestro di Whiteside, e i due liberi di Johnson rimettono gli Heat nella condizione di controllare il vantaggio (108-103), che regge fino alla fine della partita.
Per Miami c’è da registrare la solida prestazione da 28 punti e 11 rimbalzi di Hassan Whiteside, a cui si aggiungono i 22 punti e 9 rimbalzi di Dwyane Wade e i 18 di Josh Richardson. Portland si affida alla serata da 33 punti di C.J. McCollum, oltre che ai 25 punti e 8 rimbalzi in uscita dalla panchina di Jack Layman e ai 13 punti e 10 assist di Damian Lillard, ma questi numeri non bastano agli uomini di Terry Stotts per imporsi.