(22-34) Memphis Grizzlies 95-117 Oklahoma City Thunder (35-19)
Facile vittoria anche per i Thunder, che fra le mura della Chesapeake Energy Arena hanno la meglio dei derelitti Grizzlies senza dover spingere più di tanto sull’acceleratore (eccezion fatta, ovviamente, per Russell Westbrook).
I Thunder si dimostrano subito caldi da dietro l’arco, con Steven Adams bravo ad imbeccare Paul George. La solfa continua (e migliora) anche nel secondo quarto: a guidare la carica c’è Westbrook, che smazza assist a volontà per i compagni, i quali si fanno trovare decisamente pronti. OKC comunque non riesce ancora a scappare via nel punteggio, anzi, a chiudere davanti sono i Grizzlies per 53-51.
I Thunder che rientrano in campo per la seconda metà di gara sono un’altra squadra: la difesa sale di colpi, Steven Adams segna 9 punti in un amen e la partita prende una piega ben precisa, soprattutto con l’ennesima tripla doppia di Russell Westbrook.
27 punti per Paul George, 15+13+15 per Westbrook. Bene Grant con 20. Per i Grizzlies da segnalare i 27 punti di Jaren Jackson Jr.
(32-25) San Antonio Spurs 118-127 Portland Trail Blazers (33-21)
Sfida d’alto livello della Western Conference quella che va in scena al Moda Center di Portland. Ad avere la meglio sono i padroni di casa dopo una partita combattuta.
A partire bene è Rudy Gay, che risulta il più caldo dei suoi nei primi minuti. Dall’altra parte a condurre la carica ci sono invece Jusuf Nurkic e Cj McCollum. San Antonio chiude a +3.
Il secondo quarto è la svolta per Portland: grazie al nuovo arrivato Rodney Hood, i Blazers segnano un parziale da 39 punti. L’ex Cavs è decisivo con le sue triple e i padroni di casa chiudono a 70 punti totali sul +13.
San Antonio cambia l’inerzia della partita al rientro in campo grazie ad un super parziale da 24-4. Fra i migliori c’è ancora una volta Rudy Gay. Portland non affonda grazie ai 14 punti di Lillard e riesce a mantenere 6 lunghezze di distacco.
Nell’ultimo periodo gli Spurs provano il rientro definitivo ma i padroni di casa respingono gli assalti dei texani. 54 punti in due per Lillard e McCollum, 35 per DeRozan, 25 per Gay.
(28-27) Los Angeles Lakers 129-128 Boston Celtics (35-20)
Indubbiamente LA partita della notte per storia e tradizione, Lakers-Celtics non tradisce le aspettative e regala ai tifosi una sfida al cardiopalma.
Il primo quarto dei padroni di casa è decisamente più positivo: i Celtics corrono bene in transizione nonostante qualche stoppata perentoria della coppia Kuzma-McGee. Boston trova ottimamente l’uomo libero dietro l’arco e punisce spesso e volentieri. Dall’altra parte LeBron James risulta essere il solito treno incontenibile quando punta al ferro, ma i padroni di casa chiudono avanti di 6 lunghezze.
I Celtics continuano alla stessa maniera dei primi 12 minuti e dilagano nel punteggio, toccando il +18 a metà secondo quarto. LeBron capisce allora di non poter fare scappare via la partita e si accende in maniera definitiva, limitando lo svantaggio a soli 9 punti.
Alla ripresa delle operazioni i Lakers sono tutt’altra squadra: i gialloviola iniziano a bombardare di triple il canestro dei Celtics, segnano ben 42 punti a fronte dei soli 27 avversari e, grazie a Rondo che sfida Theis sulla sirena, battendolo, inizia l’ultimo periodo avanti di 4 punti.
L’ultimo quarto è un duello rusticano, nessuna delle due squadre riesce a scappare via nel punteggio, rispondendosi colpo su colpo. Il massimo vantaggio arriva sulla tripla di Morris ad 1:24 dal termine, +6 Celtics. I Lakers però recuperano e LeBron con la tripla rimette le cose in parità. A 18 secondi dal termine arriva il sorpasso, sempre con una tripla, stavolta da parte di Kuzma. Irving si gioca il possesso, batte la difesa avversaria e porta il risultato sul 128-127. L’ultima giocata della partita è dei Lakers e risulta decisiva:
Rondo spezza i cuori di tutto il pubblico del Garden, che lo aveva accolto con grande affetto prima dell’inizio della partita, e regala la vittoria ai Lakers.
Tripla doppia da 28 punti, 12 assist e 12 rimbalzi per LeBron, 17+10 per Rondo, 25 per Kuzma. Per i Celtics 22+10 di Tatum e 24 di Kyrie Irving.