Con la trade deadline e il mancato approdo di Anthony Davis ai Lakers, non si è chiusa la saga che riguarda il lungo dei Pelicans ancora al centro di molti rumors.
L’ultimo indicherebbe che la Lega avrebbe fatto pressioni ai Pelicans affinchè facessero giocare Anthony Davis dopo che la squadra di NOLA lo aveva tenuto fuori nonostante fosse stato dichiarato fit to play dopo l’infortunio al dito. Si era anche sparso il rumors che inidcava che i Pelicans potessero tenere fuori fino a fine stagione il loro All-Star: l’agente di Anthony Davis, Paul Rich, avrebbe quindi chiamato la NBA comunicando che il giocatore era pronto per tornare in campo e voleva giocare. La NBA ha quindi contattato i Pelicans, ricordando che nel 2017 era stata creata un’apposita regola che andava ad assegnare dei limiti precisi per le gare che i giocatori possono saltare per “riposo”, quindi senza particolari problemi fisici. Per chi non rispetta questa regola, ci sarebbe infatti una multa di 100 mila dollari a gara.
Per questo motivo i Pelicans si sono visti costretti a schierare Anthony Davis la scorsa notte nella gara contro i Timberwolves, e hanno già conocordato col giocatore un piano di impiego per le prossime partite fino al termine della regular season.
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La NBA allunga le mani su tutto e tutti, fa pressioni ad una squadra affinché faccia giocare una Star, però permette alle squadre di scambiarsi giocatori di terza/quarta fascia come fossero figurine per poi tagliarli e lasciarli al loro destino. Avrebbero tenuto la stessa linea se si fosse trattato di un giocatore meno importante?
Tutto fatto per catalizzar l'attenzione della gente, la stessa cosa vale per Harden, mai un fischio, un fallo, passi, niente. E' assurdo.