Durante i primi anni del 2000, c’erano molti dibattiti su chi fosse la miglior guardia tiratrice della NBA: Kobe Bryant o Tracy McGrady?
Qualche anno dopo la risposta è diventata ovvia: Kobe Bryant ha vinto cinque titoli e ha dominato la lega mentre Tracy McGrady non è mai riuscito a portare a casa l’anello.
Al netto dei numeri, il primo McGrady ( agli Orlando Magic) è stato uno dei giocatori più forti e spettacolari di sempre e Kobe, nel suo libro “Mamba Mentality”, ha rivelato come abbia fatto molta fatica ad affrontarlo:
“Tracy McGrady è stato il giocatore più difficile da marcare in tutta la mia carriera, in attacco poteva fare tutto quello che voleva”
McGrady aveva la capacità di bruciare i difensori con il primo passo, un’ottima capacità di crearsi tiri dal post-up, era un grande passatore e come se non bastasse era un atleta che faceva impallidire Vince Carter e Bryant (è stato lui l’inventore della remix, ovvero della schiacciata che si effettua buttando la palla contro il tabellone in contropiede e schiacciando al volo.)
Per molti Mcgrady è stato Lebron James prima di Lebron James.
L’ unico punto debole era il suo tiro perimetrale, infatti tirava con uno scarso 33,8% da tre punti, ma quando era in serata era capace di imprese incredibili ( vero Spurs?)
Nonostante il suo “prime” non sia durato molti anni , McGrady è entrato a far parte della Hall of Fame nel 2017, con una media in carriera di 19,6 punti, 5,6 rimbalzi e 4,4 assist a partita.
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