(25-30) Miami Heat 87 – 103 Denver Nuggets (38-18)
I Denver Nuggets colgono una vittoria ottima per il morale che mette fine a una striscia di tre sconfitte consecutive. I Miami Heat si allontanano dalla corsa playoff, e continuano in una stagione altalenante in cui alternano prestazioni convincenti o persino commoventi (come nella sconfitta di misura sofferta contro i Golden State Warriors) a inspiegabili blackout.
La partita si mette subito in discesa per i Nuggets, che sfruttano al meglio la profondità del proprio backcourt, e si portano avanti (35-27) alla sirena del primo quarto. Miami prova a ricucire nella seconda frazione, ma si tratta di un fuoco di paglia. Nel terzo periodo Denver si costruisce un vantaggio di +18 (75-57) con un parziale di 16-0, che gli uomini di Erik Spoelstra non sono in grado di colmare. Miami tira malissimo da tre punti (9/23, solo il 27%) mentre i Nuggets mandano a bersaglio ben 16 tiri dalla lunga distanza. All’inizio dell’ultima frazione la partita non ha già più nulla da dire e si chiude con la meritata vittoria dei padroni di casa, in grado di salire di colpi in difesa proprio nel momento apparentemente più duro della loro stagione.
Nella serata no di Jamal Murray (3/12 dal campo per lui) e in attesa di ritrovare Gary Harris e soprattutto Isaiah Thomas, Denver trova i 23 punti di Malik Beasley e i 17 di Monte Morris, oltre alla doppia doppia (23 punti, 12 rimbalzi) del solito Nikola Jokic. A Miami non basta la prova da 15 punti, 4 rimbalzi e 2 steal di Justise Winslow e quella da 12 punti e 8 assist (ma con 7 palle perse) di Josh Richardson.