(26-30) Detroit Pistons 110 – 118 Boston Celtics (37-21)
Vittoria importante dei Boston Celtics, che privi di Kyrie Irving e Terry Rozier riescono a resistere al ritorno dei Detroit Pistons nel quarto quarto.
La squadra di casa inizia forte, mettendo subito a segno un parziale di 8-0, ma poi si spegne e cede completamente la scena agli ospiti, che mettono a segno un controparziale di 17-0, arrivando anche sul +11 (24-13). Boston è in difficoltà, ma quattro canestri consecutivi prima della fine del primo quarto la riportano a contatto sul -1 (29-28). L’inerzia guadagnata nei minuti finali si trasmette anche al quarto successivo, dove i Celtics si portano avanti fino al +9 dopo un canestro di Brad Wanamaker (40-31) e riescono a resistere a tutti i tentativi di Detroit di ridurre lo svantaggio, arrivando all’intervallo lungo sul +5 (57-52). Nella terza frazione Boston sembra dare la svolta alla partita, arrivando a un vantaggio di +19 (91-72) all’alba dell’ultimo quarto, che si apre con un 9-0 dei biancoverdi che sembrerebbe mettere la parola fine sul match. Ma Detroit risponde con un parziale di 20-2 e recupera lo svantaggio fino al -10. Boston però controlla il risultato con maturità, e non lascia mai rientrare i Pistons entro gli 8 punti di svantaggio, portando a casa la vittoria.
Prestazione di squadra per i Celtcis, che trovano i 19 punti di Jayson Tatum, i 18 di Gordon Hayward, i 17 con 14 rimbalzi di Al Horford, i 17 di Jaylen Brown e i 16 di Marcus Smart. Detroit si appoggia alle prestazioni da 32 punti e 8 rimbalzi di Blake Griffin, 21 punti e 17 rimbalzi di Andre Drummond, e 18 punti di Reggie Jackson.
(37-21) Philadelphia 76ers 126 – 111 New York Knicks (10-47)
I Philadelphia 76ers vincono come da pronostico contro una delle squadre col record peggiore della lega eppure estremamente combattiva. E se c’è anche qualche fuori programma, con protagonista Joel Embiid, a mettere un po’ di pepe aggiuntivo alla serata, ecco servito uno spettacolo degno del Madison Square Garden.
I Sixers tirano con il 78% dal campo (un irreale 14/18) nel primo quarto, ma New York rimane tenacemente attaccata al match, catturando più rimbalzi offensivi, guadagnandosi ben nove tiri in più e chiudendo solamente a -4 (37-33). Nel secondo periodo Philadelphia cambia marcia, e si porta avanti fino al +16 (71-55). Dopo l’intervallo lungo Philly sembra voler continuare nello stesso modo, e si porta anche sul +26 (88-62). Ma New York non si vuole arrendere e segna in modo costante, riducendo progressivamente lo svantaggio fino a tornare in cifra singola. Proprio durante il terzo quarto c’è l’episodio più adrenalinico e insieme spaventoso della partita: Joel Embiid si tuffa sulla prima fila degli spettatori per cercare di recuperare un pallone, volando sulla testa, tra le altre, dell’attrice Regina King e schiantandosi contro un analista. Pericolo scampato per la vincitrice di un Golden Globe, ma non per il povero analista, che si è visto franare addosso tutta la mole del centro camerunense. Nell’ultimo quarto i Kincks non ne hanno più e lasciano scappare i Sixers, consegnando loro la vittoria.
Joel Embiid guida Philadelphia con la sua doppia doppia da 26 punti e 14 rimbalzi, aiutato dai 25 di Tobias Harris e dai 18 di Ben Simmons. I New York Knicks, giunti ormai alla loro 18esima sconfitta consecutiva, trovano i 19 punti di Allonzo Trier e i 14 punti e 13 rimbalzi di Mitchell Robinson, oltre alla poster dunk di Kevin Knox su Ben Simmons.
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