LeBron James nei giorni scorsi era stato intervistato sulla possibilità che, una volta terminata la carriera di giocatore, potesse diventare proprietario di una franchigia NBA, come successo a Michael Jordan, attuale proprietario degli Charlotte Hornets.
Il giocatore dei Lakers non ha negato il suo interesse nel diventare owner di una franchigia, ma ieri durante il Media Day organizzato per l’All-Star Game che si terrà stanotte a Charlotte ha corretto il tiro delle sue dichiarazioni.
“Non è una cosa che mi ossessiona, quella di diventare proprietario di una franchigia NBA. Non ci penso ogni giorno della mia vita, ho altre priorità. È una cosa che mi è stata chiesta giorni fa e a cui ho risposto d’istinto. Ho molta conoscenza sul gioco del basket, e penso che potrei essere un buon proprietario se lo volessi. Tutto quello che posso dire è che non voglio lasciare completamente questo mondo una volta appese le scarpe al chiodo. Dovrebbero però incastrarsi molte cose affinchè io possa pensare di diventare proprietario di una franchiga: la giusta città, una situazione ideale. Non è un mio sogno, chiamiamola più un’aspirazione. Vedremo se accadrà in futuro: se non dovesse accadere di sicuro non sarei arrabbiato o deluso.”
“Ho ancora tantissimi anni e tantissime partite da giocare in maglia Lakers: decisamente, mi vedo ancora un giocatore per molti anni. Una volta che arriverà il momento del ritiro, allora penserò a cosa fare dopo. Spero di poter però essere seduto qui con voi a rispondere alle vostre domande come giocatore per molti anni ancora”.
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