Kevin Garnett, ritiratosi dalla NBA al termine della stagione 2015-16, è rimasto nell’ambiente in veste di opinionista per TNT. Al ruolo in tv affianca il lavoro a stretto contatto con alcune giovani promesse della lega, che da lui, veterano di grande esperienza, cercano di carpire i segreti del mestiere.
The Big Ticket, intervistato alla vigilia dell’All-Star Weekend, ha parlato dei progressi di Giannis Antetokounmpo, tra i papabili candidati al premio di MVP a fine anno. Per il greco non sembrano esserci limiti. Di seguito le dichiarazioni raccolte da Alex Wong di Yahoo Canada Sports:
“Il tiro in sospensione dopo uno o due palleggi è ciò che ha reso Kobe [Bryant] e Michael [Jordan] così forti. Palleggio a mezz’altezza, finta jab step e tiro. Era un movimento complicato da difendere. Non potete neanche capire quanta tecnica ci sia dietro. […] Sarebbe incredibile se prima o poi lo aggiungesse al suo skill-set. Ha già perfezionato il suo Euro-step. […] Può lavorare sul gioco in post e diventare efficace nel tiro in fade-[away] sia verso il fondo che verso il centro. Sta facendo sembrare tutto semplice. Sto segnalando solo dettagli aggiuntivi. Non è detto che ne abbia necessariamente bisogno.”
Imparare dai più grandi è una delle sue virtù. Il pensiero di Garnett:
“Quando è arrivato nella lega si è trovato di fronte giocatori come Kobe, Tim Duncan e il sottoscritto. […] Era super competitivo. […] Ho avuto il piacere di lavorare con lui. Cavoli se è intenso, l’ho capito subito. Ascolta ed è una grande spugna. Vuole essere il migliore e ha un disegno in mente per sé. Non gli interessa piacere alla gente o farsi amici.”
Leggi anche:
NBA, “Jaren Jackson Jr. è il futuro”, parola di Garnett
NBA, Giannis Antetokounmpo giocherà per la Grecia al Mondiale
Spettacolo all’NBA All-Star Game 2019: vince Team Lebron. Durant Mvp della serata