L’ex coach NBA e attuale presidente dei Miami Heat, Pat Riley, torna a parlare dell’addio di LeBron James avvenuto durante l’estate del 2014. Il ritorno a Cleveland del figliol prodigo di Akron ha lasciato qualche cicatrice nel cuore del patron di Miami oltre che la netta sensazione di aver perso una grossa opportunità per aggiungere anelli alla mano della franchigia della Florida. Durante una lunga intervista rilasciata al giornalista Dan LeBatard di ESPN in cui ha ripercorso la sua carriera con gli Heat, Riley, ha fatto emergere tutta la frustazione e il disappunto per aver visto una dinastia scomparire.
“Quando LeBron decise di andare via da Miami ho visto una dinastia volare fuori dalla finestra. Non sono adirato con lui, ma so che quella squadra poteva stare ai vertici della lega per dieci anni. È stato un giorno triste per me e per tutta la franchigia di Miami. Volevo quella dinastia. La città e la franchigia potevano stare ai vertici per dieci anni e arrivare almeno otto volte alle Finals ma non nutro nessun tipo di rancore verso LeBron”
L’ex coach e patron, già membro dal 2008 del Naismith Memorial Basketball Hall of Fame in qualità di allenatore, ha visto, durante gli anni in cui il Prescelto ha indossato la canotta degli Heat, la sua squadra arrivare quattro volte alle Finals, vincendo due titoli di campioni NBA. Pat Riley, che annovera un campionato vinto da giocatore, cinque da allenatore, tra Los Angeles Lakers e Miami Heat, e due da Presidente, a 73 anni, non si pone limiti e non ha nessuna intenzione di ritirarsi.
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