Boston Celtics

Jayson Tatum sicuro di diventare un All-Star NBA entro un anno

I Boston Celtics non sono in un momento facile della loro stagione, come già più volte gli è successo durante questa annata cavalcano una striscia di due sconfitte consecutive, l’ultima pesante contro i non irresistibili Chicago Bulls. Tra i giocatori che spesso sono finiti sulla graticola durante questi alti e bassi della squadra di Brad Stevens c’è Jayson Tatum: il prodotto di Duke University, dopo una stagione che lo aveva visto in totale ascesa sopratutto nei Playoff, non sta riuscendo a mantenere quell’efficacia e quelle aspettative che si erano create dopo l’anno da rookie. Seppur le sue cifre siano aumentate rispetto alla scorsa stagione, il suo impatto è leggermente inferiore, per percentuale dal campo e nella metà campo difensiva.

La 3° scelta al Draft del 2017 è inoltre finito anche in mezzo a diversi rumors dal momento che Anthony Davis ha richiesto la trade, in quanto il nativo di Saint Louis potrebbe essere uno delle pedine fondamentali per portare il campione NCAA con i Wildcats ai Boston Celtics.

Nonostante tutte queste chiacchiere il giocatore non è sembrato alquanto preoccupato dalla situazione e, oltre ad aver fatto capire di voler rimanere a vita con i Boston Celtics, ha dichiarato che l’anno prossimo diventerà un All-Star: 

“Dentro di me so che diventerò un All-Star, non sono riuscito ad esserlo quest’anno, quindi lo sarò l’anno prossimo. Ci sono dei giocatori che sono in grado di raggiungere certi traguardi più velocemente rispetto ad altri, e io so di poter essere uno di questi”.

Tatum in effetti, nelle votazioni dei tifosi per l’ All-Star Game era stato per lungo tra i primi cinque nel backcourt, e non era da escludere una sua presenza tra i panchinari, poi come per Luka Doncic, le votazioni dei giocatori stessi e degli addetti ai lavori lo aveva fatto decisamente scendere di posizioni. Restano comunque delle affermazioni importanti, che dimostrano il carattere di un giocatore dall’indubbio talento e futuro, che come molti altri prima di lui sta un po’ soffrendo nell’affermarsi al secondo anno dopo una stagione importante da rookie. Come si dice in questi casi “Sky is the limit”.

 

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Pubblicato da
Francesco Grisanti

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