Risultati NBA

Risultati NBA, Wade affonda gli Warriors all’ultimo secondo, vendetta Lakers sui Pelicans, vittorie all’overtime per Atlanta e Milwaukee

(25-36) Washington Wizards 125 – 116 Brooklyn Nets (32-31)

Serve un grande Bradley Beal per mettere fine alla serie di sconfitte dei Washington Wizards con una vittoria sui Brooklyn Nets.

Eppure la partita non inizia sotto una buona stella per i capitolini, costretti a chiamare il primo timeout dopo il parziale di 10-0 fatto immediatamente segnare da Brooklyn. Una pausa che serve a Washington per raccogliere le idee, e rientrare in capo con uno spirito diverso, prendendo il comando della partita e chiudendo il primo quarto sul +6 (34-28). Nella seconda frazione i Wizards continuano a giocare bene di squadra (23 assist su 26 tiri mandati a bersaglio) e arrivano a +8 di vantaggio all’intervallo lungo (68-60). Nel terzo quarto Brooklyn tracolla: con i punti di Bradley Beal e Trevor Ariza i capitolini fuggono oltre la portata degli uomini di coach Kenny Atkinson, che per parte loro cominciano a sbagliare tutto il possibile, e anche di più, collezionando 6 palle perse e 4 tiri sbagliati in 5 minuti. Il vantaggio dei Wizards si fa più che consistente e arriva a toccare quota 28 punti. Già alla fine del terzo quarto la partita non ha più nulla da raccontare e ai Nets non rimane che salvare la faccia, riducendo il disavanzo nell’ultimo quarto per tornare entro la cifra singola.

Partita fantastica per Bradley Beal che chiude il suo febbraio da sogno con una prestazione da 31 punti, mentre Trevor Ariza segna 23 punti e cattura 10 rimbalzi. Buono anche l’apporto di Thomas Bryant dalla panchina (18 punti) e quello di Bobby Portis (10 punti e 12 rimbalzi). Troppo poco per i Nets la prestazione di D’Angelo Russell, che segna 28 punti.

(43-18) Golden State Warriors 125 – 126 Miami Heat (27-33)

Dwyane Wade regala ai Miami Heat una gioia pazzesca in questa stagione avara di soddisfazioni per la franchigia di South Beach, mettendo a segno il tiro della vittoria a fil di sirena per battere i Golden State Warriors.

Eppure la serata non aveva lasciato presagire un finale tanto thrilling.

Nel primo quarto Miami balza inaspettatamente al comando, chiudendo la frazione sul +10 (32-22). Nel secondo periodo sale in cattedra Goran Dragic, che segna 11 punti in 69 secondi, tra cui i due liberi che consegnano agli Heat il massimo vantaggio della partita: un +24 (69-45) con circa 3 minuti sul cronometro. Ma contro gli Warriors, non è abbastanza. Klay Thompson e Kevin Durant riescono a ridurre lo svantaggio, e Golden State arriva all’intervallo lungo sotto di 15. La rimonta continua nella terza frazione, quando i Warriors riescono a toccare in due occasioni il -7, e non si ferma neanche nell’ultimo quarto, quando una tripla di Draymond Green e una di Steph Curry in rapida successione portano i campioni NBA a -3 (106-103). Sembra il prologo di un brutto film già visto più volte a Miami, con gli Heat capaci di gettare al vento i vantaggi accumulati per poi perdere la partita. Il sorpasso si consuma a 3 minuti dal termine, quando la tripla di Thompson porta il risultato sul 116-114 Warriors. L’incubo di una nuova sconfitta si materializza di fronte agli Heat, che vanno anche a -4 (124-120 dopo i due liberi di Jordan Bell) quando c’è meno di un minuto da giocare. Miami si affida a Dwyane Wade, che insacca una tripla da antologia per tornare a -1. Gli Heat mandano in lunetta Durant, che segna solo un libero. La tensione è altissima. Wade porta il pallone nella metà campo avversaria, sembra perderlo per un istante, e lo passa a Dion Waiters. Memori di una certa tripla di un paio di anni fa, gli Warriors lo raddoppiano immediatamente. Waiters restituisce la palla a Wade che fa saltare Durant con una finta, prova il tiro ma viene stoppato da Bell, recupera ancora il pallone e, con 0.3 secondi sul cronometro, su un piede solo, lo rilascia. Tabella. Canestro. Vittoria Heat.

Oltre ai 25 punti di Dwyane Wade gli Heat ritrovano il miglior Goran Dragic (27 punti, di cui 25 nel primo tempo) e i 21 punti di Josh Richardson. Gli Warriors invece non riescono a gioire dei 36 punti di Klay Thompson, né dei 29 con 5 rimbalzi e 5 assist di Kevin Durant, né dei 24 di Steph Curry.

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Pubblicato da
Simone Simeoni

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