(36-25) Houston Rockets 118 – 113 Charlotte Hornets (28-33)
Importante vittoria in trasferta per gli Houston Rockets che riescono ad avere ragione degli Charlotte Hornets nonostante la serata difficile di James Harden al tiro e un Kemba Walker in grande spolvero.
I texani scendono in campo senza Kenneth Faried, ma con Eric Gordon in quintetto: la guardia è specificamente incaricata della difesa su Kemba Walker. Una scelta non troppo felice dal momento che nel primo tempo il 3 volte All Star realizza 27 punti con un impressionante 9/10 dal campo. Nonostante i 41 punti segnati nel solo primo quarto, Houston arriva all’intervallo lungo sotto di 7 lunghezze (69-62), anche a causa della serata tutt’altro che positiva di James Harden al tiro: il candidato all’MVP sbaglia i suoi primi 8 tentativi da tre e soffre terribilmente la difesa di Nicolas Batum, subendo anche una stoppata dal francese. Nel terzo periodo gli uomini di coach Mike D’Antoni cercano di ridurre lo svantaggio, e tengono a bada Walker affidandone la difesa a Chris Paul. All’alba dell’ultimo quarto i Rockets sono ancora sotto di 4 punti, ma un parziale di 18-4, propiziato da 6 punti di CP3, riporta avanti i texani. Charlotte però non è ancora domata: grazie ai canestri di Walker e Jeremy Lamb la squadra di Michael Jordan torna entro il singolo possesso di svantaggio, e a 17 secondi della fine ha la possibilità di pareggiare. Ma Walker sbaglia la tripla e Charlotte è costretta a mandare in lunetta Harden, che non sbaglia e porta i suoi sul +5 quando ci sono solo 14 secondi da giocare. Walker ci prova ancora, a 7 secondi dalla fine, ma la sua tripla è di nuovo sbagliata, e la vittoria va ai Rockets.
James Harden torna a segnare 30 punti, ma la sua serata al tiro è da dimenticare: 10/29 dal campo e 1/11 da tre per lui. Fortunatamente i Rockets hanno potuto contare su un Clint Capela in stato di grazia (23 punti e 17 rimbalzi) e su un infaticabile Chris Paul (17 punti e 10 assist, oltre al lavoro difensivo su Walker). A Charlotte non basta la prova da 35 punti di Kemba Walker, né i 18 punti e 14 rimbalzi di Jeremy Lamb.
(29-32) Minnesota Timberwolves 123 – 131 Atlanta Hawks (21-41)
Hanno bisogno di un tempo supplementare gli Atlanta Hawks per sbarazzarsi dei Minnesota Timberwolves, grazie a una grande prestazione di Trae Young e John Collins. Una sconfitta gravissima per i Wolves che vedono allontanarsi, forse irrimediabilmente, il sogno playoff.
La partita sembra andare nella direzione di Minnesota per i primi tre quarti, con i Wolves che ammassano un vantaggio di 13 punti all’alba dell’ultima frazione. Ma Atlanta, grazie soprattutto ai 18 punti nel periodo di John Collins riesce a recuperare lo svantaggio, e pareggia a quota 118 grazie al canestro di Trae Young quando ci sono pochissimi secondi da giocare. Minnesota prova a vincerla con il jumper di Derrick Rose, che però non si insacca. Gli Hawks chiamano un timeout con 0.5 secondi da giocare. La rimessa è per Young che infila la tripla, ma la revisione dell’azione dimostra che il tiro è arrivato dopo la sirena. Nel supplementare Atlanta si appoggia a DeAndre Bembry per portarsi in vantaggio 125-118. Dopo un timeout di Minnesota Karl-Anthony Towns mette a segno una schiacciata e una tripla per tornare a -2 (125-123), ma Bembry infila un altro canestro per il 127-123 Hawks, e Minnesota non segna più.
Serata da ricordare per Trae Young e John Collins, con il primo che segna 36 punti per la seconda partita consecutiva, e il secondo che tocca quota 34. Importante anche il contributo di DeAndre Bembry, 16 punti di cui 6 nell’overtime. Minnesota trova la prova sensazionale da 37 punti e 17 rimbalzi di Karl-Anthony Towns e i 21 punti di Andrew Wiggins, ma non è abbastanza.