Stephen Curry è ormai entrato a pieno diritto nella storia del gioco. Il due volte MVP e tre volte campione NBA ha riscritto i libri dei record della lega ma, secondo i suoi compagni di squadra, il suo reale impatto sul gioco è ancora sottovalutato. A sostenerlo sono Andre Iguodala e Draymond Green.
Iguodala
“Non ha ancora tutto il rispetto che si meriterebbe. La gente pensa che sia avvantaggiato per via dei blocchi e che si possa sfruttare la sua debolezza in difesa, ma in realtà è un problema per tutti. Una volta KD ha sbagliato un tiro e mi ha chiesto scusa per non avermi visto. Io gli ho detto ‘Tu e Steph siete come Michael Jordan, per voi non esistono brutti tiri’. Davvero, la gente non capisce l’impatto che hanno in campo. Specialmente in attacco”
L’ex Sixers pensa che davanti al proprio compagno ci sia solamente Magic Johnson:
“Quando ci si siede a discuterne seriamente bisogna ammettere che (Curry) sia il secondo miglior play della storia”
Green
“La cosa più imporante è l’impatto che ha sul gioco. Qualche anno fa Mark Jackson disse che Curry stava rovinando il gioco del basket. Noi eravamo tipo ‘Cosa, che sta dicendo?’. In realtà non stava parlando di Steph in sé, ma del fatto che molti nelle high school pensano di poter replicare ciò che lui fa in campo. E non è il caso”
“Sì, penso sia ancora sottovalutato. Magic era fantastico ovviamente, ma credo siano due tipi di giocatore diversi. Non penso che Steph sia il tipo di play che era Magic, e viceversa. A modo suo, Steph è probabilmente il migliore di sempre. E continua a migliorare, è incredibile. Come ha detto Andre, non ha ancora tutto il rispetto che meriterebbe”
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