(48-16) Milwaukee Bucks 105-114 Phoenix Suns (14-51)
Vittoria insperata quella dei Phoenix Suns, che battono tra le mura amiche i Milwaukee Bucks di Antetokounmpo per la seconda volta in stagione.
Dopo essere stati in svantaggio anche di 16 lunghezze nel corso del primo tempo infatti, Booker e compagni sono riusciti a rifarsi sotto agli avversari dopo la pausa, piazzando addirittura un parziale di 38-23 nell’ultimo quarto di gioco che ha definitivamente affossato i Bucks.
Decisivo per i Suns è stato sicuramente il layup di Ayton (19+12) a 36″ dal termine, nonostante nella loro vittoria ci sia anche il netto contributo di un Devin Booker da 22 punti e soprattutto di un Kelly Oubre Jr. da 27+13, che sul finale di partita ha anche ricevuto dei cori da “Mvp” per coronare la sua miglior partita con Phoenix.
Netta sbandata invece per i Milwaukee Bucks, arrivati per la prima volta in stagione alla seconda sconfitta in fila nonostante detengano ancora il miglior record della lega. I ragazzi di coach Budenholzer hanno sofferto non poco in fase offensiva – visto lo scarsissimo 37% al tiro e l’altrettanto pessimo 27% dalla lunga distanza – potendo contare solamente sui 21 punti (con 13 rimbalzi e 6 assist) di Antetokounmpo e sui 19 di Brogdon, che nel post partita ha voluto poi dichiarare:
“Non abbiamo affrontato questa partita nel modo in cui avremmo dovuto, è stato solo un calo di concentrazione.”
(42-21) Denver Nuggets 103-104 San Antonio Spurs (36-29)
I San Antonio Spurs approfittano del fattore campo per conquistarsi una W di assoluta importanza contro i Denver Nuggets.
Vittoria in ogni caso più sofferta di quanto lasciasse intendere il punteggio iniziale quella degli Spurs, che dopo aver dominato il primo quarto di gioco piazzando un parziale di 36-17 hanno subito il rientro in partita degli avversari nel quarto periodo, visti gli ultimi 2’30” passati senza mettere un solo punto a referto. Di contro invece, i Nuggets hanno piazzato la bellezza di nove punti in fila, portandosi così sul -1 senza però essere mai capaci di segnare il canestro della staffa: tre tiri sbagliati e una palla persa a 16″ dal termine sono stati infatti fatali per i ragazzi di coach Malone, costretti a subire la 13esima sconfitta consecutiva in quel di San Antonio.
In ogni caso, ennesimo piccolo capolavoro di Popovich, che grazie alla difesa, ai 24 punti di DeRozan e ai 22 di Aldridge è riuscito a conquistare una vittoria fondamentale per la corsa ai Playoff di San Antonio, attualmente all’ottavo posto della Western Conference con tre partite di margine sui Sacramento Kings.
Sbandata verrebbe da dire fisiologica invece per i Denver Nuggets, che perdono però la terza partita in fila nonostante i 25 punti di Murray e i 22+10 di Nikola Jokic.
(37-29) Los Angeles Clippers 113-105 Los Angeles Lakers (30-34)
Disastro ultimato e Playoff praticamente andati per i Los Angeles Lakers, che perdono anche il derby coi Clippers e sprofondano a 5.5 partite dall’ottavo posto ad Ovest.
Nonostante una buona partenza nel primo quarto di gioco infatti, i giallo-viola non sono mai riusciti ad essere incisivi e soprattutto costanti per l’intera durata del match, facilmente controllato dai Clippers grazie ad una prova solidissima di Danilo Gallinari (23) e Lou Williams (21).
A poco sono serviti infatti un LeBron James da 27 punti e un Rajon Rondo in tripla doppia (24+10+12) per i Lakers, che hanno sicuramente risentito dell’assenza di Brandon Ingram – di gran lunga il migliore a roster dopo James – e hanno dovuto fare i conti con un infortunio alla caviglia di Kyle Kuzma negli ultimi minuti di partita.
“Dobbiamo continuare a giocare duro fino alla fine della stagione e vedere cosa succede. Tutti parlano della postseason, ma noi dobbiamo rimanere concentrati partita dopo partita per capire come riuscire ad essere una squadra migliore.”
Queste le parole di LeBron nel post partita, visibilmente amareggiato e deluso da una squadra che probabilmente sa di aver sprecato tutte le possibilità concesse per fare quei Playoff dati per scontati lo scorso Ottobre.
Ora, con 18 partite di RS rimaste e l’ottavo posto ad Ovest distante più di cinque partite, solo un miracolo può tenere vive le speranze dei Lakers, mentre i cugini Clippers si godono la vittoria e il più che probabile accesso alla postseason.