Con la vittoria contro Golden State i Boston Celtics hanno messo una toppa su un periodo che li vedeva in seria difficoltà, con diverse voci che parlavano di problemi nello spogliatoio e nella chimica della squadra; le colpe si rimbalzano da una parte all’altra, c’è chi mette sul banco degli imputati Kyrie Irving, non adatto al ruolo di leader in una squadra da titolo; chi vede come un macigno la presenza di un Gordon Hayward (autore di una delle migliori prestazioni dell’anno, 30 punti e +32 di plus/minus) ancora lontano parente del giocatore 2016/2017; c’è chi da la colpa ai giovani, che dopo una stagione conclusasi con la finale di conference non stanno riuscendo a ripetersi con la pressione di essere considerati tra i favoriti.
In tanti ormai non considerano più a squadra di Brad Stevens come la favorita ad est, a maggior ragione dopo che tutte le altre squadre della Conference si sono rafforzate: i Bucks con Nikola Mirotic, Toronto con Marc Gasol e Philadelphia con l’arrivo di Tobias Harris.
Chi invece non si fida di tutto questo pessimismo e crede ancora che i bianco verdi ritroveranno la loro rotta ai Playoff è Stephen Curry (oltre agli stessi Celtics):
“Sono una squadra alla ricerca di continuità, arriveranno ai Playoff affamati. Sono estremamente talentuosi e questo è innegabile. Fino a questo momento non sono riusciti a mettere insieme le vittorie che si aspettavano (loro e gli addetti ai lavori), ma sappiamo benissimo cosa sono in grado di fare”.
In effetti le partite tra le due squadre sono sempre state combattute nelle ultime stagioni, ed in particolare Kyrie Irving è un giocatore che ha sempre messo in difficoltà il prodotto di Davidson, sopratutto e ovviamente nella metà campo difensiva
Per il giocatore degli Warriors, autore di 23 punti nella sconfitta di stanotte, bisognerà attendere quindi la post season, quando le partite cominceranno a contare e ogni aggiustamento risulterà decisivo, certo questa notte i Celtics hanno dimostrato una volta di più, nel caso ce ne fosse bisogno che il potenziale di certo non manca. Non vediamo l’ora anche noi dell’inizio di questi Playoff, che per questa stagione sembrano più equilibrati che mai anche nella Eastern Conference.
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