Risultati NBA

Risultati NBA, Boston ritrova il Pride: esaltante vittoria contro gli Warriors. Torna al successo Indiana, cade Portland

(18-47) Chicago Bulls 96 – 105 Indiana Pacers (42-23)

Gli Indiana Pacers tornano alla vittoria in casa contro i meno quotati Chicago Bulls, in una partita tutt’altro che bella e spettacolare, che permette però alla squadra di coach Nate McMillan di respirare. I Pacers sono in un periodo negativo, durante il quale quella che era la seconda miglior difesa NBA ha concesso 110 o più punti in sei occasioni consecutive, perdendo tre delle ultime quattro partite e mettendo a rischio la terza posizione nella Eastern Conference.

I Pacers partono bene e prendono subito il controllo del match, portandosi avanti nei primi sei minuti del primo quarto e non voltandosi più indietro. La squadra però gioca tutt’altro che bene, e lungi dal riuscire a mettere al sicuro la vittoria, nel secondo e nel terzo quarto lascia la possibilità ai Bulls di rifarsi sotto e tornare in partita, recuperando gradualmente i 10 punti di svantaggio accumulati alla fine della prima frazione. All’inizio dell’ultimo quarto gli uomini di Jim Boylen inseguono a -2 (77-75). Indiana prova a staccarsi di nuovo, ma un parziale di 7-2 dei Bulls, coronato dalla schiacciata di Zach LaVine, porta in vantaggio Chicago per la prima volta (86-85) quando ci sono ancora 7 minuti sul cronometro. Un vantaggio che dura soltanto 81 secondi. Indiana risponde infatti con un parziale di 10-0, propiziato dalle triple di Bojan Bogdanovic e Darren Collison, e torna davanti senza più offrire spiragli di rimonta agli avversari. Chicago non riesce più a ridurre lo svantaggio a meno di 5 punti, e i Pacers portano a casa il match.

Nei Pacers privi di Domantas Sabonis, oltre che del lungodegente Victor Oladipo, si distinguono Bojan Bogdanovic con i suoi 27 punti, e Darren Collison con 22. Per Chicago (che chiude la serata tirando malissimo da tre: 4/25) buona la prova di un Zach LaVine da 27 punti, e di un Robin Lopez da 20 punti e 9 rimbalzi. Da segnalare anche un Lauri Markkanen da 14 punti e 13 rimbalzi.

(30-36) Orlando Magic 106 – 114 Philadelphia 76ers (41-23)

JJ Redick è il fattore principale che porta i Philadelphia 76ers al successo contro degli Orlando Magic in piena lotta per l’ottavo posto ad Est. Contro una squadra in grado di vincere con Toronto e Golden State, e perdere con Chicago, Cleveland e New York, gli uomini di Brett Brown, privi di Joel Embiid, hanno bisogno delle 6 triple del veterano per portare a casa il risultato.

La partita si mette fin da subito sui binari giusti per Philly, che si porta in vantaggio di 5 già nel primo quarto, e continua ad aumentare il disavanzo per tutto il corso della partita, fino ad arrivare all’alba dell’ultima frazione di gioco sul +12. Nei primi minuti del quarto quarto però Orlando riesce a rientrare, e con un parziale di 9-0, coronato dal canestro di Nikola Vucevic si porta a -2 (101-99). Da questo momento però i Magic sbagliano ben cinque tiri consecutivi, con il risultato che rimane fermo per circa 3 minuti. Ci pensa Jimmy Butler allora a cambiare le carte in tavola con una spin move su Jonathan Isaac che riporta Philadelphia sul +4. Isaac risponde immediatamente con la tripla del -1 (103-102), ma è di nuovo Butler, prima col canestro personale, poi con l’assist per la tripla di Mike Scott, a mettere in ghiaccio la partita.

Un JJ Redick ritrovato, che tira 6/9 da tre punti dopo le difficoltà mostrate nelle partite precedenti, mette a segno 26 punti per Philadelphia. Un contributo che si va a sommare ai 21 punti, 12 rimbalzi e 5 assist di Tobias Harris e ai 16 punti, 13 rimbalzi e 8 assist di Ben Simmons. Per Orlando sono troppo poco i 25 punti di Evan Fournier, i 24 punti e 9 rimbalzi di Aaron Gordon e la doppia doppia da 12 punti e 12 rimbalzi di Nikola Vucevic.

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Pubblicato da
Simone Simeoni

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