Risultati NBA

Risultati NBA, LeBron da record ma i Lakers dicono addio ai playoff, cade Philadelphia, Miami torna ottava

(30-34) Miami Heat 91 – 84 Charlotte Hornets (29-35)

Vittoria fondamentale in chiave playoff per i Miami Heat, corsari sul parquet degli Charlotte Hornets, che portano a casa il risultato grazie a una buona prova dei loro lunghi. La franchigia di South Beach sale quindi all’ottavo posto nella Eastern Conference, scavalcando proprio gli Hornets, ora decimi.

Miami parte meglio, e nel primo quarto si porta subito avanti sui padroni di casa, che segnano solo 18 punti, e alla prima sirena sono a -11. Nel secondo periodo però le parti si invertono: gli Heat segnano solo 6 punti nei primi 8 minuti della frazione,  permettendo anche a Charlotte di passare in vantaggio con i liberi di Kemba Walker. Ma Kelly Olynyk rimette subito la sfida in equilibrio e le due squadre arrivano all’intervallo lungo in parità a quota 43. Nel terzo quarto entrambe le compagini non trovano facilmente la via del canestro. La partita rimane equilibrata con Charlotte in leggero vantaggio, ma negli ultimi due minuti della frazione gli uomini di casa non segnano più, e un parziale di 6-0 propiziato da Hassan Whiteside riporta Miami avanti. Nell’ultimo quarto gli uomini di coach Spoelstra piazzano l’allungo definitivo quando Olynyk apre e chiude con due triple un parziale di 17-2 che fissa il risultato sull’86-69. Charlotte riesce anche a tornare a -4 (88-84), ma i liberi di Josh Richardson e di Whiteside tengono Miami al comando fino all’ultima sirena.

In una partita sporca, segnata da tanti errori di gestione del pallone, infrazioni di passi e passaggi sbagliati (le squadre hanno messo insieme 39 palle perse complessive), Miami ha la meglio grazie soprattutto alla prestazione di Kelly Olynyk (22 punti, 11 rimbalzi, 8/15 dal campo) e di Hassan Whiteside (18 punti, 15 rimbalzi, 4 stoppate). Per Charlotte Kemba Walker e Frank Kaminsky siglano 20 punti a testa, mentre Cody Zeller fa registrare 10 punti e 10 rimbalzi.

(30-35) Minnesota Timberwolves 114 – 131 Detroit Pistons (32-31)

Nella serata no di Blake Griffin, i Detroit Pistons trovano il sostanzioso apporto della panchina e un Andre Drummond tirato a lucido per prevalere in casa sui Minnesota Timberwolves, che hanno perso quattro delle loro ultime 5 partite.

Sono gli ospiti a partire meglio, riuscendo a portarsi sul +16 già nel primo quarto, prima però che Andre Drummond infili una tripla da distanza siderale che serve a suonare la carica per i suoi Pistons. Detroit recupera nel secondo quarto, e riesce anche a portarsi in vantaggio (57-55), ma i Wolves ci credono e chiudono il primo tempo con un parziale di 9-3 che li rimette al comando alla sirena dell’intervallo lungo (64-60). Nel terzo quarto Detroit completa l’operazione riaggancio, riuscendo a presentarsi all’alba dell’ultimo periodo in vantaggio 90-88. Ma sono i primissimi minuti del quarto quarto a dare la vera svolta alla partita. La panchina di Detroit infatti mette insieme un rapidissimo parziale di 9-0 che taglia fuori Minnesota. Taj Gibson colpisce Drummond con una gomitata alla gola lottando con lui su un rimbalzo: il lungo dei Wolves viene espulso, e i Pistons riescono a segnare 7 punti, portandosi addirittura sul +16. La partita è segnata, e ai Pistons non resta che portarla a casa, tornando per la prima volta a un record positivo dal lontano 19 dicembre.

Serata sfavillante di Andre Drummond, che segna 31 punti e cattura 15 rimbalzi, ma sono le seconde linee dei Pistons a fare la differenza: tra Luke Kennard (21 punti), Ish Smith (19), Langston Galloway (11) e Thon Maker (10), la panchina di Detroit mette insieme 70 punti. A Minnesota non bastano le buonissime percentuali del primo tempo (58% dal campo, 60% da tre) e i 24 punti di Karl-Anthony Towns (che però colleziona anche 6 palle perse e finisce per uscire per falli).

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Pubblicato da
Simone Simeoni

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