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Nonostante un record di 36-3 la corsa dei Jayhawks al titolo NCAA sembrava doversi interrompere in finale, quando contro i Memphis Tigers di Derrick Rose (reduci da una vittoria contro gli UCLA Bruins di Russell Westbrook e Kevin Love) il tabellone indicava uno scarto di due punti e una decina di secondi rimanenti. Ma complice un 1/2 dalla lunetta di D-Rose, e sopratutto una shot for the ages del MOP delle Final Four Mario Chalmers (futuro campione NBA coi Miami Heat dei Big Three) Kansas riuscì a forzare un supplementare, risultato decisivo per la vittoria finale.
Oltre a lui, oggi altri due fra i Jayhawks laureatisi campioni giocano in NBA: Cole Aldrich, pivot per i Minnesota Timberwolves, e Darrell Arthur, alla quinta stagione con i Denver Nuggets. Menzione speciale anche per l’allenatore della squadra, Bill Self, introdotto a Settembre nella Basketball Hall of Fame.
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Altra squadra, altra vittoria al cardiopalma: anche in questo caso infatti la finale fu decisa da un tiro allo scadere, questa volta messo a segno da parte del Junior Kris Jenkins, il quale con una tripla sulla sirena ha riportato Villanova sulla vetta della NCAA dopo trentuno anni.
Benché si tratti di una squadra di solo due anni fa si può affermare che il suo percorso verso il campionato NCAA sia stato a senso unico dall’inizio alla fine: oltre al record di 35-5, basta guardare partite come la semifinale contro Oklahoma (terminata 95-51) per capire come Villanova fosse una delle squadre più dominanti del torneo.
Tra i vari giocatori l’unico rimasto nel mondo NBA è Ryan Arcidiacono, MOP delle Final Four, il quale gioca in G League con i Windy City Bulls.
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